Spagna-Russia 1-1 (3-4 dcr)
Le big in questo strano mondiale continuano a cadere come mosche: ecco quindi che, dopo l'Italia e l'Olanda manco presenti, dopo la Germania, il Portogallo e l'Argentina ci salutano pure i paella boys che cadono a Mosca contro i padroni di casa russi. Hanno giocato come sanno, con il solito possesso palla sterile che ormai non attecchisce più, come un toro che continua a girare in tondo cercando di infilzare il drappo rossso (e qui visto che si parla di sovietici il rosso ci sta) ma che di fatto non arriva mai al dunque. La corazzata Spagna è ormai storia di Hierro: dopo il mondiale vinto nel 2010 hanno collezionato solo magre figure (eliminati nei gironi ai mondiali successivi, fuori contro l'Italia agli ultimi europei, il che è tutto dire, fuori agli ottavi ora...) e di questo passo torneranno ai vecchi fasti di eterna bella incompiuta. La Russia manco si deve sforzare più di tanto, si limita a imitare la Corea che li eliminò nel 2002: catenaccione in attesa di un episodio arbitrale "casalingo" e così è stato (anche se il rigore per i russi ci poteva stare) fino ai rigori fatali agli spagnoli. Per la prima volta nei supplementari ha debuttato il quarto cambio ma alle furie rosse probabilmente non ne sarebbero bastati altri 5.
Croazia-Danimarca 1-1 (3-2 dcr)
Il "circuito di rigore" continua anche nell'altro match di giornata. La Croazia ce la mette tutta per fare anche lei la fine della altre big, ma non ci riesce, forse perchè ancora big non lo è. Prima si suicida nei minuti iniziali ma rimedia quasi subito, poi si impantana contro una Danimarca inguardabile ma arcigna che riesce a stringere i denti e a mantenere il pari (che qui però non ha il sapore del biscotto ovviamente). Infine pensa bene pure di sbagliare un rigore proprio allo scadere dei due minuti supplementari. Proprio ai rigori però risorge, più per caso che per altro (entrambi bravi i portieri), con rigori battuti malissimo ma che si infilano lo stesso (Modric avrà sudato sicuramente freddo). Dopo aver dominato il girone i croati si sono quasi fermati al primo (piccolo) ostacolo, in teoria avrebbero una corsia preferenziale per la finale ma vedendo l'andamento di questi mondiali non ci stupiremmo se i padroni di casa gli facessero uno scherzetto ai quarti. Smeichelino invece non riesce a dare una soddisfazione a suo padre (ma la prestazione resta ottima), i danesi tutto sommato comunque sono usciti "a testa alta" (frase che piace molto a chi tiene per le squadre che perdono) anche perchè sono tutti alti 7 metri e trentatrè
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