domenica 22 luglio 2018

Santa Clarita Diet - seconda stagione [Serie Tv 2018]

La dieta "drastica" a base di carne umana propinataci quasi un anno e mezzo fa da Netflix si rivelò efficace: di facile attuazione, di breve durata, con spunti frizzanti. Alla fine restava solo qualche chiletto in eccesso da smaltire (trama orizzontale troppo esile e parte "adolescenziale" poco interessante) ma tutto sommato si rivelò qualcosa che meritava sicuramente una riproposizione. A distanza di circa un anno (la seconda stagione è uscita a fine marzo) è arrivata quindi la seconda stagione di Santa Clarita Diet. Il risultato? All'altezza di quello di un anno fa, anzi perfino superiore: la serie non solo assume una sua maggiore coerenza ma riesce a limare quei difetti che le impedivano di aspirare a diventare un cult. 

Come abbiamo imparato nei primi 10 episodi gli Hammond non sono la classica famiglia disfunzionale da telefilm USA. Si, devono barcamenarsi tra problemi di coppia, figlia adolescente poco indulgente, vicini impiccioni, colleghi di lavoro scassapalle, superiori sessisti ecc. Però uccidono pure le persone. O meglio, lo fa Sheila, per necessità ma resta il fatto che lo fa comunque. E Joel la asseconda, gli da una mano. Questa coppia di improbabili assassini si mantiene sempre in bilico tra voglia di sentirsi normali e bisogno di nascondere la propria natura. Ne viene fuori (ancora più che nella prima stagione) uno strano miscuglio tra Dexter (ammazzano le persone che "se lo meritano" per cercare di mascherare il fatto che uccidono per gli impulsi omicidi di Sheila) e prodotti comedy  più "canonici" come My Name is Earl (il ghigno di Timothy Olyphant a tratti rivaleggia con la risata baffuta di Jason Lee) e Aiutami Hope (qui le somiglianze si sprecano ma in questo caso la "coppia", per quanto a tratti ugualmente ingenua, è decisamente meno sprovveduta). Arriviamo perfino a vaderci un qualcosina di The Americans: ma quante probabilità ci sono che due assassini abbiano come migliori amici e vicini di casa dei poliziotti (lì invece la "coincidenza" riguardava C.I.A. e spie).

C'è chi, quando è nervoso, si mangia le unghie e chi si mangia le dita

La cosa più apprezzabile di questa seconda stagione è il fatto che Santa Clarita Diet si "sciolga" di più e si lasci andare: più splatter, più divertente, più ingegnosa. Se la trama orizzontale (come è normale che sia per una serie comedy) non risulta particolarmente originale, regala comunque diversi spunti interessanti legati al "mistero del morbo" (non penserete più alle vongole come prima) e (soprattutto) infarcisce le puntate di colpi di scena e cliffhanger sempre ad effetto. Poi come detto si ride decisamente di più (perfino la figlia degli Hammond e il suo amico Eric sembrano meglio integrati nella serie e riescono a regalare qualche risata) e si osa decisamente di più. C'è spazio pure per qualche ritorno eccellente nel cast (in vesti molto molto particolari, una mezza genialata) e per gradite novità (Joel McHale). Cosa volere di più insomma? Forse più puntate? Per fortuna la serie è stata rinnovata per una terza stagione ma aspettare dei mesi sarà dura.

Che strano, da vivo tutti mi dicevano che dovevo usare di più la testa e ora posso usare solo quella

Santa Clarita Diet insomma ha finalmente trovato il suo centro, mettendo a frutto tutti gli spunti interessanti che avevamo sottolineato nella recensione della prima stagione. Una serie che è perfetta se avete poco tempo ma volete comunque bingewatchare, ottima d'estate per "spegnere il cervello ma non troppo", rinfrescante e rilassante se siete stanchi e non volete qualcosa di troppo pesante.

PRO

- Lima i difetti della prima stagione
- Più divertente e più splatter
- Il cast (già ottimo di suo) diviene ancora più ricco.

CONTRO

- Qualche puntata in più l'avremmo gradita
- Nathan Fillion poteva avere più spazio
...

Voto 8,5
 

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