Quello che una mano dà una mano toglie... alla fiducia di questo Torino di potersela giocare alla pari con la Juve. Abbiamo provato a chiuderla in un tempo, il primo, tenendo il campo e non lasciando a loro neppure gli avanzi. Poi quel rigore, giusto sullo scadere, e il Toro ottiene un po' di biada per affrontare la ripresa. Quindi abbiamo dovuto spendere il secondo tempo per metterla al sicuro. Alla fine il costo è stato persino eccessivo per una simile vittoria. Il massimo vantaggio (+7) arriva alla vigilia di un tour de force non da poco e con il sacrificio dei due uomini migliori, Dybala e De Ligt, che saranno assenti a Milano contro il Milan.
La storia inizia col solito vantaggio di Dybala, un gol che ormai è diventato il suo marchio di fabbrica (dopo il gol alla Del Piero ecco il gol alla Dybala) che dribbla la difesa e spiazza di sinistro Sirigu. Poi Ronaldo, servito da un meraviglioso assist di Paulo, lancia Cuadrado, il quale segna in un modo non del tutto scontato: dopo essersi fermato ha dovuto letteralmente inventarsi quel gol. Tutto stava per finire così, in un primo tempo in cui Buffon aveva dovuto solo presenziare al suo record di 648 presenze, ma non si era ancora fatti i conti con il destino della nuova regola sui falli di mano e la sfiga che coglie il solito De Ligt. Ormai a lui non si lascia scappare più nulla. Ancora un'altra sontuosa prestazioni la sua, ma di lui in questa partita ci si ricorderà forse solo per quel tocco di mano. Fa nulla se la palla rimbalza prima sulla coscia, fa nulla se altrove (vedi Young col Sassuolo) spesso si chiude un occhio se non sei un giovane olandese non la maglia bianconera. Dici De Ligt e trovi il DeLitto (il fallo di mano) che continua ad esclissare l'enorme crescita che questo ragazzo, da solo, perché senza supporto in campo di uno come Chiellini ad esempio, continua a compiere.
Il rigore così diventa il punto di svolta della trama. Tutto quello che viene prima è solo un preambolo, il secondo tempo diviene la vera storia. Altro che barzellette sui carabinieri, nell'intervallo mi capita di ripensare alle solite battute su chi scivola per strada e chi grida: "rigore per la Juve". Poi guardo le statistiche e mi accorgo che al fronte dei dieci rigori avuti a favore ce ne hanno fischiati dieci contro. Quindi qualcosa non torna col solito pregiudizio, se siamo secondi assieme al Brescia e con un rigore in meno del Lecce in questa strana classifica dei rigori avuti contro. Perché siamo la famosa Juve a cui i rigori non vengono fischiati contro ma (da capolista) siamo messi come chi ormai è già con mezzo piede in B.
Al Torino non gli par vero, così torna in campo ringalluzzito e con l'aria di chi vuol prendesi eccessive confidenze. Per spegnere la sua illusione Ronaldo ha addirittura dovuto rispolverare il gol su punizione, cosa ormai più unica che rara. Ma da dove vien fuori questa punizione? Da un fallo di mano fuori area. Per una mano che prende una mano che dà, dunque, con estremo rosicaggio di chi aveva sperato nelle conseguenze di quel rigore. CR7 anche senza brillare continua a collezionare gol e assist, diventando il quarto goledor di tutti i tempi. Figuriamoci se poco poco torna anche solo al suo 80%.
Così il Toro apre gli occhi e si arrende, chiudendo la partita lui stesso con un autogol. Per noi invece, fatta salva vittoria e prestazione, non va tutto bene sotto il profilo della fortuna. Oltre a De Ligt perdiamo per la prossima anche Dybala, proprio nel suo momento migliore. Per lui un'ammonizione per simulazione, ma stavolta più che una ingenuità di Paulo a me pare un'esagerazione di Maresca.
Il morale degli antiju si abbassa, anche se ancora nulla per loro è razionalmente perduto. Adesso dobbiamo noi affrontare lo stesso Milan e abbiamo ancora Atalanta, scontro diretto, Roma... Insomma non disperate, suvvia! La strada è ancora lunga e in salita. Ma stavolta hanno accusato il colpo. Te ne accorgi dalle battutine della radio (Rai Radio 1) durante la sconfitta casalinga della Lazio col Milan:
"la Juve non ha bisogno dell'arbitro, sta andando via da sola".
"Romagnoli era diffidato e con un'ammonizione avrebbe saltato la Juve...in questo Calvarese è stato anche un pò psicologo"
"Il Milan ha giocato due volte di fila contro la Juve in 10 vs 11...vediamo in 11 vs 11...me la fai giocare una partita 11 vs 11?"
Perle di un rosicaggio unico. Mai sentita una radiocronaca del genere. Mi sa che hanno capito che forse la Lazio potrebbe anche rischiare di non vincerlo questo scudo.
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