domenica 1 novembre 2020

#SerieA 20/21_6> #speziaJUVENTUS 1-4 - Il Santo Scaccia Le Streghe


Nel giorno del suo centoventitreesimo compleanno, la Juventus del primo tempo, con la maglia in tema Halloween, resta vittima delle sue solite streghe, poi si regala il ritorno di San Ronaldo che nel secondo la riporta sul sentiero della redenzione. Spiazzante come appena entrato, dopo solo due minuti, salti il portiere con nonchalance e la metta in porta per il nuovo vantaggio, mentre sembrava dire ai suoi compagni: possibile che non possa lasciarvi soli per un paio di settimane?

In effetti ci è mancato tantissimo, cavolo se è vero, anche se (eccettuato il Barcellona) avremmo potuto benissimamente vedercela da soli. Insomma oggi abbiamo avuto una chiara dimostrazione del fatto che, il 90% delle volte, è fuori luogo fare i complimenti alle squadrette che compiono l’impresa di toglierci punti, quanto invece sarebbe più appropriato biasimare noi stessi per averglielo permesso. Prendete la differenza tra il primo e secondo tempo di questa partita. Nel primo si sono riviste tutte le ingenuità, la scarsa cattiveria e l’insufficiente orgoglio di una squadra che ancora una volta non riusciva a mangiarsi lo Spezia di turno. Così come era stato a Crotone (che è ancora li a coccolarsi l’unico suo punto stagionale che fino ad ora solo noi siamo stati capaci a regalargli) era stato in casa col Verona, un trittico di partite in cui avresti dovuto portarti a casa nove punti. Invece dopo quarantacinque minuti di Cesena (nello stadio ad interim dello Spezia) eravamo ancora lì a sudarci un deludentissimo 1-1.

Purtroppo con questo Dybala in campo partiamo sempre con un uomo in meno. Si vede lontano un miglio che è ancora alle prese con i suoi problemi. Ma anche gente che sta bene come Chiesa, non è che sia tutto questo fulmine di guerra. Da sempre scettico sul figlio di Enrico, non sono ancora stato smentito dai fatti. Insomma, pagato un pozzo di soldi finora ha corso a vuoto. Oggi non solo si mangia due gol, ma questo possiamo pure abbonarglielo, ma quando invece invece di tagliare al centro per portare via l’uomo, ruba la palla a Morata? Figlio mio queste sono cose da oratorio.

In campo non si entra per correre a vuoto, ma per farsi trovare pronti, al posto giusto e al momento giusto, come fa Morata, ad esempio, che al netto delle perplessità iniziali legate al confronto con Suarez e una grossa dose di iella al VAR, è sempre li che ci crede ed è finora uno dei pochi che merita davvero questa maglia. Oggi finalmente gli va anche bene sul primo fuorigioco e riesce a segnare un gol valido, anche se poi si vede annullare un altro gol, che però a quel punto, forse, è anche un po’ colpa dell’arbitro che invece di fischiarglielo in anticipo si accanisce contro la sua sorte.

Si salva anche Cuadrado, che si sbatte l’anima in tutte le posizioni, tanto che gli altri lo cercano sempre. Male invece la fase difensiva, coperture sempre in ritardo e mai intuitive, spesso sulla fascia sinistra arriva tutto solo un uomo che potrebbe farci del male. È bastato un tiro sporco verso la porta per farli segnare e farci nominare tutti i santi nel giorno a loro dedicato.

Ecco che Ronaldo arriva come una nuova speranza. Una speranza subito non delusa. Il suo gol è come se sbloccasse anche le menti e le gambe dei suoi compagni, tanto che riesce a segnare persino Rabiot, il che è tutto dire. Quando poi arriva il rigore e si presenta sul dischetto, quanti di voi sono pronti a giurare (come me) che avrebbe fatto il cucchiaio? Insomma finalmente un pomeriggio di sole dopo tante serate oscure e non solo dal punto di vista astronomico. Chiaro che però non possiamo affidarci solo alle preghiere al santo, almeno quando giochiamo contro Crotone, Verona e Spezia dovremmo, come Eduardo De Filippo in Natale in casa Cupiello, risparmiarci di accendere la candela.

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