mercoledì 25 novembre 2020

#UCL 20/21_G4> #JUVENTUSferencvàros 2-1 – Timorosi poi... Morata


Ci è mancato davvero poco che non avessimo gettato via gli ennesimi due punti della stagione, dopo aver giocato una partita fiacca, contro una squadra tutt’altro che irresistibile tecnicamente, con qualcuno dei loro iscritto al concorso da re per una notte ma comunque collezionando i nostri soliti due pali e un gol annullato per fuorigioco, pacchetto omaggio di ogni partita. A tirarcene fuori il re di coppa del momento, Alvaro Morata, con un gol al 92º minuto. Lo spagnolo ha ormai sbaragliato la concorrenza interna ed è divenuto indispensabile, in coppia con Ronaldo.

Falliscono troppo lì davanti per impensierire la sua titolarità, facendocelo chiedere a gran voce quando resta in panchina per turn over, in partite in cui gli altri continuano a fallire le loro occasioni di riscatto. Dybala è ancora in zona Amauri, Bernardeschi non va oltre il palo, tanto che come al solito i compagni preferiscono affidarsi alla fascia di Cuadrado. Chiesa non ha ancora detto una messa. Insomma siamo stati troppo timidi e timorati per impensierire davvero la difesa avversaria, disposta a testuggine tutta dietro la linea della palla e pronta a scattare come una molla una volta ripreso il possesso.

La nostra difesa è di fatto sorretta dall’unico centrale di ruolo rimasto, lasciato solo dagli infortuni di Chiellini, Bonucci e Demiral. I magiari fiutano il sangue e riescono a passare in vantaggio, con la mezza complicità di Szczesny, non proprio insuperabile nell’occasione. Nel complesso però l’olandesino De Ligt offre una prova di responsabilità e maturità, mantenendo in piedi la baracca difensiva ed evitando guai maggiori. Forse il migliore in campo, è comunque quello che si impegna di più e nel post partita si permette persino di sciorinare un buon italiano, alle TV che lo intervistano e lo celebrano.

Il pareggio di Cristiano Ronaldo non sveglia la squadra, che rimane sui stessi binari per tutta la partita, giusto migliorando un po’ la fase di contenimento da ripartenza avversaria nel secondo tempo, ma restando troppo impaurita di fare passaggi filtranti centrali. Lo stesso Ronaldo scappa in avanti più volte a vuoto e quando invece provano a servirlo sbagliano il passaggio. L’entrata di Morata aumenta la cattiveria offensiva della squadra, che ci prova fino alla fine e raccoglie i frutti dei suoi cambi.

Finalmente il finale ci arride e riusciamo ad acciuffare una rimonta, cosa non riuscita con Crotone e Verona. L'atteggiamento è sicuramente da rivedere, come la cronica capacità di sfruttare poco in base alle occasioni avute.

Con la vittoria del Barcellona a Kiev, un pareggio avrebbe pregiudicato solo di poco il nostro cammino di Champions. Ci sarebbe bastato un punto nelle prossime due partite, ma di certo avrebbe significato ridurci sempre alla fine, buttando via un ghiotto match point interno e pareggiando in casa contro gli stessi magiari disintegrati a casa loro. Così, invece, Il primo posto resta comunque proibitivo, ma ancora raggiungibile.

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