giovedì 28 gennaio 2021

#CoppaItalia 2021_1/4> #JUVENTUSspal 4-0 – La meglio gioventù


Alla fine è stato l'allenamento che volevamo e la vetrina di cui avevano bisogno i nostri giovani.
Scongiurato lo spauracchio piccole, che finora avevano creato non pochi problemi in questa Coppa Italia – anche se in fondo si era trattato pure di snobbismo delle grandi – una Juve infarcita di giovani di C batte largamente una squadra di B, in lotta per la promozione in A, regalandosi una occasione di rivincita contro l'inter in semifinale.

La partita si sblocca grazie ad un giallo. E stavolta quel "grazie ad un giallo" non è un modo di dire ma bisogna davvero ringraziare quell'ammonizione per simulazione, che Pezzuto commina a Rabiot, per avere il rigore del vantaggio. Già perché, dato che il francese era stato invece toccato dall'avversario in area, di simulazione non si poteva parlare e al VAR hanno dovuto chiamare Pezzuto e avvertirlo dell'errore. Non l'avesse ammonito, lasciando invece correre, avrebbe sempre potuto dire di non averlo giudicato da rigore e al VAR avrebbero potuto fare ben poco per correggere la sua svista. Il rigore invece è evidente al VAR, anche se meno a velocità normale. Rabiot sposta la palla e viene sgambato dall'avversario. Morata dal dischetto spiazza Berisha. Juve in vantaggio.

Poi è la gioventù juventina a prendersi la scena. Il ventunenne Frabotta raddoppia, primo gol bianconero. Il ventenne Kulusevsky triplica, dopo averci provato con scarsa forza per tutta la partita. Il ventitreenne Chiesa cala il poker finale, infilandosi in porta col pallone. Peccato solo per il diciottenne Marco Da Graca, a cui Chiesa soffia il pallone. Appena entrato il giovane palermitano ci aveva gia provato con un bel tiro a volo di prima, poi dopo averci riprovato una seconda volta avrebbe potuto anche segnare sulla ribattuta del portiere, se appunto Federico fosse stato meno egoista. Qualcuno ha detto che ha solo fretta di segnare i 10 gol che gli servono (assieme ad altre condizioni) per rendere obbligatorio il suo riscatto dai Viola.

Una bella competizione tra giovani in cui altri due diciottenni non hanno sfigurato. Come Dragusin, stavolta più sicuro che col Genoa. O Nicolò Fagioli, che sembrava già navigato coi suoi assist pennellati. Una ventata di freschezza a cui difficilmente avremmo potuto assistere se a qualificarsi per questi quarti fosse stato il Sassuolo anziché la Spal. Un piccolo mercoledì di riposo prima di un Febbraio da tour de force.

Nell'attesa a Rai & co. non resta che la consolazione di Ronaldo, oggi non convocato, che in barba al DPCM da zona arancione va a festeggiare il compleanno di Georgina a Courmayeur. Il gol della bandiera in questo 4-0 contro la SPAL. Sempre meglio che cascare nel trollaggio di chi potrebbe chiedersi perché Rabiot non è stato espulso anche dopo il secondo giallo della gara. Si lo so che il primo giallo gli è stato tolto dopo il VAR, la mia è solo una battuta, ma volete che non ci sia qualcuno che l'abbia anche solo pensato? Tanto più che dopo il pasticcio di Roma-Spezia di sicuro qualcun'altro, anche senza ammetterlo, si sarà andato a contare le sostituzioni e gli slot di questa partita, tanto per star sicuro.

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