mercoledì 18 settembre 2024

Juventus 3-1 PSV – 1ª UCL 24/25 – Ricomincio da tre


Iniziamo subito con la nota stonata della serata, quel gol preso da polli all'ultimo secondo della gara, sintomo della natura acerba di questa squadra. Può sembrare eccessiva pignoleria, la mia, ma per essere il primo gol preso in stagione, è stato un gol abbastanza fastidioso, considerata la natura amorfa della nuova champions, soprattutto a causa della classifica unica, disegnata da un gruppo di squilibrati, che alla fine di questa grande fiera dell'est ci regalerà un'orgia dantesta di squadre medie, che per qualificarsi dovranno andare a contarsi gli spiccioli in tasca, compresi i gol subiti in casa e fuori. Ma a questo ci penseremo più in là.

L'importante però era partire con una vittoria, che fosse anche bella e convincente. E direi che l'obbiettivo è stato centrato appieno, nonostante su SKY Marchegiani & co. si siano lamentati per mezza partita della difesa olandese. L'hanno presa proprio male, non c'è che dire. Chissà se sarebbero stati più benevoli di fronte a figli meno figliastri e con le strisce di colori diversi dai nostri.

Però è stata anche la sera di Kenan Yildiz, che quasi si scusa con Del Piero nell'intervista post-gara, per essere diventato il bianconero più giovane ad aver segnato in Champions League. Inevitabili i corsi e ricorsi storici e le foto messe a paragone tra lui (19 anni e 4 mesi) e Alex, che quel 13 settembre del 1995 a Dortmund, due mesi prima del suo ventunesimo compleanno, partoriva il famoso gol alla Del Piero.

Pian piano che sale il livello delle squadre affrontate, iniziamo ad accorgerci che questa Juve (finora) dà il suo meglio quando affronta squadre che giocano a viso aperto e fa un po' più di fatica quando si trova davanti squadre che si barricano in difesa (vedi Roma e Empoli). Una Juve forza tre, che con un piccolo sforzo in più potrebbe inserire anche la quarta e la quinta. Di nuovo troppo stretto il vantaggio, se si pensa che altrove qualcuno vince segnando nove gol. Ma quelli sono altri mondi, ancora lontani dal nostro che è meglio non guardare.

Altrettanto importante e stato vedere il primo gol di Nico Gonzalez, che in questi periodi di stitichezza di Vlahovic servono come prugne. Oltre a quello di McKennie, che nonostante i suoi eterni addii, mai concretizzati, riesce sempre a prendersi uno spazio in questa squadra e nel tabellino di certe gare.

Se questi sono i primi passi sono passi convincenti, a cui ora però si deve accompagnare la costanza. Quella però la trovi col tempo e quello di cui abbiamo bisogno ora è il tempo e il giocare il più possibile. Ecco che questa annata piena di impegni cade a fagiolo. Perciò meno chiacchiere per chi commenta e più lavoro di gambe per loro che scendono in campo.

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