Doveva essere vittoria e vittoria è stata, perchè se fosse stato l’ennesimo pareggio sarebbe stato davvero deleterio per la classifica, qualsiasi sarà alla fine. Come ancora congelati dalla nefasta spedizione in Polonia, i bianchi pupazzi di neve juventini zampettano in campo per 15 minuti subendo le iniziative della squadra di casa. Tutto sembrava andare da tutt’altro senso, Aquilani e Krasic parevano ancora in ombra, poi il clima mediterraneo di Catania fa forse la sua parte e il processo di scongelamento ha inizio.
Pepe apre le danze, grazie ad un cross dalla destra di Iaquinta, ma nemmeno il tempo si esultare che il Morimoto fortunosamente pareggia, su zuppa della difesa alias Grosso. L’incubo dell’ennesimo pareggio aleggia ancora sulle nostre teste, tanto più che il bianco delle maglie oltre a richiamare la neve richiama i nostri cari fantasmi, quelli dei gol non gol, che ormai da un secolo fan discutere e che volutamente qualcuno non vuole risolvere, visto che i sensori ci sono da tempo. Quagliarella poteva cosi realizzare una tripletta e balzare in testa alla classifica marcatori, suggellando la sua prestazione assieme a quei due splendidi gol. Bene fa Del neri a togliere uno spento Aquilani per Sissoko. Sulla destra Alvarez rischia la pazzia per correre dietro a Krasic e più volte lo atterra non vedendo mai il giallo.
Una pecca quella dei gol mangiati che ancora fa incazzare i tifosi più esigenti, pensando anche al fatto che siamo lo stesso il migliore attacco con 29 gol. Iaquinta, Del Piero e Krasic e altrettanti gol già fatti ma non realizzati, cronaca di un risultato che poteva essere strabordante. Un anno (5/12/2009) vincevamo con i cartonati dell’inter salendo a 30 punti (3 più di oggi) a –5 dalla vetta poi fu solo abisso, oggi espugniamo il Massimino, che era imbattuto da un po' di tempo e siamo a sei punti dal Milan. meglio o peggio? Ce lo dirà la prossima con la Lazio seconda, vergognoso sciopero permettendo.
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