Dopo la settimana disastrosa del dopo festività natalizie, evitiamo un’ulteriore sciagura, lasciando la classifica (quasi) immutata, se non calcoliamo la vittoria che i nerassurdi andranno a prendere mercoledì in quel di Cesena. Le romane, sempre brave a lamentarsi, ringraziano i rispettivi arbitri e restano avanti. Noi invece portiamo a casa solo il risultato, perchè sotto il profilo del gioco confermiamo tutte le più funeree previsioni. Le pezze messe alla bisogna si son dimostrate sterili, come d’altronde si sapeva, e dobbiamo ringraziare le fiammate di Del Piero e Aquilani per averla vinta sugli ultimi.
Al di là dei due porti conquistati nella tempesta, il momento nero e tutt’altro che lontano, e lo si è visto anche oggi. Sempre in affanno e frettolosi, desiderosi di opporsi ad un destino e ad una sotto condizione che sembrano troppo forti per poter essere contrastati. Di fronte c’erano stavolta Catania (in coppa Italia) e Bari, forse le formazioni migliori da affrontare in questo momento, visto che il Catania non aveva nulla da chiedere a quella coppa e il Bari faceva parlare la sua classifica. Chiaro però che questa seconda condizione non poteva essere sufficiente a farci sperare, infatti è stata quella che più ci ha fatto soffrire. Ma davvero con questi uomini non potevano fare di più.
Il futuro non è promettente neppure sotto il profilo del prossimo del progetto per il fine stagione. Il mercato da outlet non potrà offrir null’altro che un movimento inutile di uomini. Floro Flores… chi crede in lui crede in babbo Natale. E poi ci si viene a dire che Fabiano e Forlan non possono arrivare perchè costosi (25 milioni, tanto quanto abbiam pagato Diego per poi venderlo a 12) facendo finta di ignorare il fatto di essere attualmente lontani dagli introiti che una qualificazione in Champions procurerebbe, e voltandosi dall’altra parte per non vedere che la mancata qualificazione alla stessa sarà per noi una sciagura ben peggiore di un bilancio in rosso, che può essere ricolmato coi risultati. Lungi da noi dunque il pensiero di pensare a questo scoglio un riparo dalla furia delle acque, sempre più alte.
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