giovedì 3 febbraio 2011

Palermo vs Juventus 2-1 – La fata Morganti e il giorno della Marmotta Marotta

Tutto come all’andata (o quasi). Zamparini scippato dal lupo cattivo nerazzurro piange e si pulisce le lacrime con le mutande quando stasera gli mandano la fata Morganti ad aggiustar le cose. Le mie non è proprio uno sfogo esagerato se pensate che in questo campionato, e in quelli post-farsopoli, noi siamo ancora i ladri ma le altre si spartiscono il bottino. Soprattutto fa inferocire i tifosi la spocchia e la faccia tosta di giornalisti come Volpi, un essere ignobile, che in apertura non perde tempo a gridare NO, PER CARITA’… attenzione, perchè non serve Carl Lightman nel vedere nel suo commento era a dir poco chiaro e rispondeva a echi anti juventini che ancor persistono dalla notte dei tempi. Quello che dovrebbe far riflettere non è tanto il rigore negato e la condotta di un arbitro che già ci negò un gol a Napoli, ma la sistematica lamentela di Zamparini che produce un arbitraggio favorevole la volta successiva. Ecco quello che stasera mi fa incazzare.
Dopo di che c’è il campo, e il campo dice che la Juve entra in campo in ritardo stasera. Quasi come se con ci credessero neppure loro, c’è voluto l’arbitro con la sua nefandezza a svegliarli dal loro sonno. Sotto 2-0 con due gol presi come un dilettante di terza categoria. Matri perde la sua occasione di salire nei cori dei tifosi già dalla prima partita, ma mentre il suo primo errore è clamoroso (dettato forse dall’emozione) il secondo invece, su assist di Krasic, frutto della pura sfortuna. Poi anche lui, unico attaccante, esce per crampi e nessuno potrà buttarla dentro come sempre. Del Neri d’altro canto non si smentisce mai, ancorato come una sanguisuga al suo modulo anche quando affonda. La stanchezza del Palermo nella ripresa la si era vista contro l’Inter, e stasera (lasciato stare l’arbitro) una squadra messa meglio della Juve avrebbe fatto la stessa impresa.
L’orgoglio e ormai morto. Il Palermo, il Napoli, l’Udinese e chi più ne ha più ne metta vengono restano e non ci lasciano neppure un punto. Gli ex ci umiliano, gli avversari e i nemici ci sbeffeggiano, come ne usciamo? Il martirio si prolungherà ancora per molto e il presagio del giorno della marmotta non ci fa ben sperare. Domani la sveglia suonerà e sarà di nuovo il 2 Febbraio. Inutile andare a farlo fruttare alla SNAI perchè il giorno dopo ancora sarà di nuovo 2 febbraio, e noi saremo ancora squattrinati e perdenti.

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