Dopo il successo dell'edizione romana dello scorso anno, tornava "gita a...", una goliardica scampagnata juventina. Un'occasione per fare una bisboccia di fine anno e festeggiare il tricolore. Stavolta la location era il prato di San Siro, cielo sereno, temperatura pre-estiva, prato d'eccezione, avversario che non ha bisogno di presentazioni. Per l'occasione, causa impegni lavorativi in quel di Roma, gli organizzatori scudettati mandavano una rappresentanza di panchinari, giusto per onorare l'impegno. I padroni del locale presentavano invece una squadra calcistica, in teoria, ancora in lotta per l'Europa League. In loro vi era la speranza che stavolta si potesse partecipare alla festa con una vittoria, anche pensando ad uscite domenicali come Parma e Torino. E difatti l'inizio lascia per loro ben sperare che sia cosi.
Dopo le due partite giocate in 11 contro 9 anche stavolta potevano contare sulle defezioni virtuali di Romulo e Lichtsteiner, due protagonisti che, per un motivo o per un altro, offrivano una prestazione pressappoco impalpabile fatta di palloni persi. Con la birra in una mano e il panino nell'altra, la compagine gitante subiva il primo gol. A segnarlo era il solito Icardi, che la metteva dentro più per tradizione che per effettivo merito. Una deviazione di panza... Vabbe' vale lo stesso. Tanto a noi quel che davvero ci preoccupa è "chi va a girare le bistecche sul barbecue?".
"Anzi fai un cosa Alessandro, quando hai finito di mandare sms alla Nargi vai a riprendere questa partita". Così, su un lancio di Medel, Matri mette la freccia e sorpassa in corsa Vidic, tanto velocemente che per alcuni sembra quasi Morata (Zuliani compreso) si invola a tu per tu col portiere e viene steso. Veni Vidi Vidic, ma non è ancora chiaro quale parte di "a tu per tu col portiere" l'arbitro Doveri non abbia capito, perché concede al nerazzuro solo un giallo. Comunque è rigore. A batterlo, in assenza d'altro, c'è il principino, di fronte a lui Handanovic il para rigori... Ma questo non gli mipedisce di spiazzarlo. 1-1 e tutti ad mangiare le salsicce appena pronte, negli spogliatoi.
Nel secondo tempo la sfida è tra una squadra che vuole vincere ed un'altra che non ci sta a perdere. Indovinate un po' come è andata a finire? Sdraiato sul prato verde, Morata stava pensando ai fatti suoi quando, accortosi di quanto fosse fastidoso il sole, si alza per andare a prendere gli occhiali scuri. Nel mentre, gli arriva tra i piedi un pallone, come quando per strada i bambini ti urlano "pallaaa!". Alvaro lo calcia ma lì per li non se ne accorge, il pallone s'era ficcato in rete. Fortuna che Pereyra lo avvisa della papera di Handanovic così può partire il simpatico siparietto dell'occhiale. Dietro le quinte intanto si consuma il comico siparietto tra Zuliani e Recalcati che ci restituisce una video-rosicata tutta da ridere.
Sul finale si scatena la rabbia prescritta, che non ci sta ad uscire sconfitta. Ma il dolce lo porta Storari, compiendo il doppio miracolo. Prima neutralizza Palacio poi sulla respinta Icardi, che già era andato a prendere la forchettina per fregare un pezzo di pan di spagna. Il pubblico è in delirio e Marco gli urla: "A Maurito, visto che prima m'hai segnato de panza, adesso rimani a dieta". Ma ecco che il tempo scade, la Juve vince come al solito l'Inter le prende. 2-1, ormai un risultato classico a San Siro. Ancora in casa e ancora sotto gli occhi dell'Indonesiano "bidonato" da Moratti, che orma quando lo vedono a Milano si grattano. Con lui in tribuna non vincono mai.
Che bel Sabato pomeriggio abbiamo passato. Già abbiamo nostalgia. Dobbiamo assolutamente organizzarla di nuovo una giornata così.
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