sabato 25 luglio 2015

L'OCCHIO DEL GATTO (Cat's Eye) - Lewis Teague (1984) [Summer 80]

USA 1984
Una delle "mode" dei film horror anni '80 fu quella delle strutture "ad episodi", preferibilmente 3, che ha imperversato con grande fortuna fino ai primi anni '90. All'interno di questa categoria rientra L'occhio del gatto: film tratto da due racconti di Stephen King, con in più un episodio inedito sceneggiato dallo stesso King.

Il collante delle 3 storie è costituito da "Every Breath you take" dei Police...mmh no forse da un gattaccio particolare che ha come scopo quello di girare l'America per salvare una bambina in pericolo

QUITTERS INC.

Il primo episodio vede James Woods che, a causa di un vizio che non riesce a risolvere, scivolerà in una spirale fatta di ricatti, allucinazioni e spunti grotteschi. No, non sto parlando naturalmente di Videodrome ma di qualcosa di molto più pericoloso e disturbante: una terapia antifumo. Diciamo che parliamo di qualcosa di più efficace ed estremo del solito teschio sui pacchetti di sigarette, qualcosa che mette a repentaglio la tua vita ("Il fumo uccide, te e tutta la tua famiglia, o se non altro te la fa a pezzetti").

I vizi però sono duri a morire al contrario delle persone e il nostro simpatico protagonista, così come in Videodrome, capirà di avere un buco allo stomaco, solo che stavolta neanche una videocassetta potrà risolvere il suo problema.

Un episodio sicuramente godibile, che fa dell'ironia e del bizzarro la sua cifra principale. James Woods è sempre bravissimo nella parte dell'uomo sicuro di se che si ritrova in mezzo a situazioni al limite del grottesco.

IL CORNICIONE 

Nel secondo episodio l'attore de "L'aereo più pazzo del mondo" si ritroverà a sperare di non volare, giù da un palazzo.
Dopo essersi spupazzato la moglie di un boss si ritroverà infatti a dover accettare una scommessa molto particolare: farsi una bella camminata per tutta la circonferenza di un palazzo, si ma su un cornicione. Il boss in fondo gli assicura che non barerà e non gli metterà i bastoni tra le ruote durante la sua passeggiatina (e questa promessa del boss lo convincerà, oh che questi sono uomini di parola).
Insomma una bella gatta da pelar...no, come non detto.
No dai, in fondo non è poi tanto difficile, si, magari tira un po' di venticello, il marito tradito ti ostacolerà, il vero problema è il solito piccione rompipalle dei film (o telefilm) americani. Non importa cosa tu faccia o da chi tu stia fuggendo, all'improvviso ti ritrovi il solito volatile "cacachezzo" a romperti le uova nel paniere, o magari a romperle a qualcun altro a tuo vantaggio.

Un piccione a portata di mano può sempre far comodo nel momento del bisogno

Un episodio divertente e anche con una certa dose di tensione
Sconsigliato però a chi soffre di vertigini.
IL GENERALE

Nel terzo e ultimo episodio vediamo Drew Barrymore da bambina che deve vedersela con un mostriciattolo disegnato da Carlo Rambaldi. No, non è ET. In questo caso parliamo del temutissimo scazzamurrillo, temibile esserillo, nemico fidato del respiro notturno. Chi di noi non ne ha mai sentito parlare?
Per fortuna il gatto che da il titolo al film alla fine, dopo tante peripezie, riesce a raggiungere la bambina e combatterà una dura battaglia per salvargli la pelle... o meglio il naso (si il cattivissimo scazzamurillo ha un sistema sadico e violentissimo per far fuori i piccoli infanti: gli mette le dita nel naso).
Questo episodio finale è il meno originale, anche se è allo stesso tempo quello più "ricordato": merito del mostriciattolo e della scena che lo vede salire sul letto della piccola protagonista (gli effetti speciali sentono i segni del tempo ma risultano ancora efficaci)

Come è insomma sto film? Caruccio, "simpatico", si lascia guardare a distanza di anni anche se non ha probabilmente così tante scene passate poi alla storia (a parte quella sopracitata). E' molto "classico" e tipicamente associabile a quegli anni, senza nulla di eccezionale ma anche senza grosse lacune.
Bella l'idea di inserire alcune citazioni tratte dagli altri film basati sulle opere di Stephen King usciti in precedenza (Christine, Cujo, La zona morta...).

Invecchiamento: 3/5
Fattore cult: 3/5
Divertimento: 3,5/5
Visionarietà: 2/5
Premonizioni: 2/5
Fascino Vintage: 3,5/5


Da recuperare se non odiate i gatti e non soffrite di vertigini

Voto definitivo: 3+/5

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