domenica 16 agosto 2015

BAD BOYS - Rick Rosenthal (1983) [Summer 80]

"Bad boys running wild
If you don't play along with their games
Bad boys running wild
And you better get out of their way"

Massì, ancora una volta ci vengono in aiuto i fedeli Scorpions per introdurre l'ennesimo salto negli anni '80: stavolta parliamo di Bad Boys.

- Uè, Badddo Boyssse con Will Smitt è degli anni 90' mica degli anni 80'

Ovviamente parliamo di un altro Bad Boys, omonimo, uscito più di una decina di anni prima

Per una volta i titolisti italiani avrebbero potuto aggiungerci qualcosina per distinguere i due film (altre volte ad esempio hanno incasinato alcune pellicole dandogli titoli di altri film che non c'azzeccavano nulla) e invece no, Bad Boys questo e Bad Boys quello, stavolta ci siamo beccati i titolisti svogliati e visto che in originale li hanno chiamati allo stesso modo ci facciamo i fatti nostri, metti che si offendono.

Comunque in questo caso non si tratta di una commedia action su due poliziotti ma di un dramma carcerario su dei criminali minorenni, insomma come trama siamo proprio agli antipodi.
Alla regia Rick Rosenthal, oggi per lo più quasi sconosciuto regista televisivo, ma all'epoca notissimo per aver appena diretto il secondo capitolo della saga di Halloween (dove tra l'altro non delude rimediando una figura più che dignitosa, cosa che non faranno i seguiti) quindi uno che aveva già dimostrato di saper gestire bene i momenti di tensione in un film.

Bad Boys è la prima grande interpretazione di Sean Penn, all'epoca poco più che ventenne con un paio di film alle spalle. Già allora con la sua faccia da pesce lesso.
Sebbene ci siano parecchi personaggi e storie a loro legate, tutto ruoterà attorno al personaggio da lui interpretato, che a causa di un "incidente" si ritroverà sbattuto in un carcere minorile dove il passato tornerà a tormentarlo e metterlo alla prova.
L'ambiente carcerario è ben ricreato, a maggior ragione in questo caso dove i "criminali" sono tutti dei giovani ragazzi ed è più difficile trattare il tutto con accuratezza.
Non c'è un vero e proprio cattivo ("Qui dentro sono tutti uguali"), tutti fanno del loro meglio per cacciarsi nei guai e anche quando vogliono fare la scelta giusta verranno "ritrovati" dal passato.

Nulla di eccessivamente originale o di sconvolgente (in quegli anni il genere carcerario andava per la maggiore) ma sicuramente le interpretazioni degli attori sono di ottimo livello, così come la gestione della trama. Alcune scelte probabilmente risultano un po' forzate (c'è pure qualche blooper evidente, ma siamo negli anni '80 e glieli passiamo) ma il tutto è ben gestito e si fonda principalmente sui dialoghi, la regia e sulle interpretazioni degli attori.

Il film si fa notare anche per l'esordio cinematografico di altri attori piuttosto noti: Ally Sheedy, prezzemolo degli anni '80 (l'anno successivo reciterà in Wargames, poi in Breakfast Club, Corto Circuito ed altri) e Clancy Brown, che paradossalmente in seguito ricorderemo soprattutto come il capo delle guardie carcerarie in "Le ali della Libertà". Nessuna paura, anche lì era cattivissimo come in quasi tutti gli altri film nei quali ha recitato.

Altri film
Insomma pellicola sicuramente intrigante che si lascia guardare, che ha il merito di aver lanciato diversi attori e racconta una storia fatta di scelte sbagliate e conseguenze.
Dategli un'occhiata, sicuramente è una film godibile nel suo genere.

Invecchiamento: 3/5
Fattore cult: 3/5
Divertimento: 3,5/5
Visionarietà: 1/5
Premonizioni: 2/5
Fascino Vintage: 3/5

Per i fan di Matricole/Meteore
Voto definitivo: 3,5/5

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