giovedì 26 gennaio 2017

Coppa Italia 1/4> Juventus vs Milan 2-1 - Piccola vendetta

Squadra che vince non si cambia, si diceva una volta. Dopo aver vinto e convinto con la formazione spregiudicata e offensiva schierata contro la Lazio in campionato, tre giorni fa, Allegri concede il bis... e anche la squadra. Di nuovo le caratteristiche principali messe in campo della squadra bianconera sono state la rabbia e l'orgoglio. In campionato erano dovute all'eccesso di critiche (alcune delle quali meritate) avute contro la Fiorentina, stasera invece ancora vivo era il ricordo della due sconfitte subite dal Milan, una delle quali giunta solo ai rigori e l'altra anche grazie ad un gol regolare annullato a Pjanic da Rizzoli.

La partenza è la stessa di Domenica scorsa. La fame, la cattiveria che schiacciano l'avversario all'angolo e portano al vantaggio di Dybala. Altro splendido gol, ancor più splendido se si pensa che arriva di destro e che col destro Dybala non scende nemmeno dal letto la mattina.

La pressione incessante porta più volte la Juventus vicina al raddoppio. Come quella volta che Cuadrado pensa che l'azione sia finita e si mette le mani in faccia, lasciando pero la palla indietro, in area, incustodita. Ma al ventesimo arriva il raddoppio, su punizione di Pjanic, che stavolta "Donnarumma" non gli annulla. Sul 2-0 di nuovo la Juve sciupa troppo. Eccettuato per quel gol in fuorigioco annullato (giustamente) a Khedira, ai bianconeri manca il cinismo di infierire e a volte il coraggio di tirare in porta.


Dopo un primo tempo dominato, un inizio di secondo tempo condotto nello stesso tenore. Altre occasioni sciupate, la più clamorosa quella del Manzo, che la toglie persino dalle grinfie del Pipita ma di testa la schiaccia a terra da due passi e la fa andare a lato del portiere.

Si sa però che con questo modulo qualcosa la devi concedere e soprattutto il dispendio di energie è abbastanza elevato. Perché giocando senza incontristi tutti devono sacrificarsi. Guardare il lavoro in difesa di Higuain, che si va ad aggiungere al solito tuttocampista Mandzukic, quando corre a strapparla sui piedi a Zapata in area e si invola sulla fascia, prima di essere fermato fallosamente dallo stesso Zapata, risentito. Non avrà segnato ma questo significa giocare da Juve, cosa che al Napoli non avrebbero conosciuto.

Purtroppo dei benefici di "un solo santo dovete godere". Spregiudicatezza ma dispendio di energie o equilibrio ma meno palle per gli attaccanti. Chiaro che qualcosa la dovevamo cedere alla distanza, all'avversario pressocchè inoperoso quindi ancora fresco. Un gol estemporaneo di Bacca riapre la partita, Una partita che ancora una volta noi non avevamo chiuso e seppellito. Ed è questa la critica da fare. Bisogna sempre infierire sull'avversario con questo modulo, sennò poi rischi. Chiedetevi infatti perché chi in Italia cerca lo spettacolo a tutti i costi, per tutto l'anno, e magari continua ad essere elogiato come un nuovo Barcellona, poi a fine anno rimane sempre con un pugno di mosche. Il gol dà ai rossoneri l'audacia, il coraggio e le energie necessari per provarci. Tanto che rimanere in inferiorità numerica, per una espulsione di Locatelli (colui che gli regalò la vittoria al San Siro) non li scalfisce.

Come al solito però si tendono ad attribuire meriti agli avversari della Juventus più grandi di quelli che in realtà hanno. Per carità, il Milan fa un buon finale partita, la Juve rischia su quella punizione di Kucka e su quell'inserimento di Deleofeu (o come caspita si chiama) ma poi basta. Possesso loro ma noi controlliamo. Anzi sul finale ancora Mandzukic e poi Pjanic (senza contare la girata di Higuain) sfiorano il 3-1. Il Napoli comtro il Milan dopo il 2-0 ha rischiato molto di più contro il Milan ed è stato elogiato lo stesso.

In Semifinale ci aspetta il Napoli, che ha la fortuna di avere il ritorno in casa, tre giorni prima di Napoli-Juve in campionato. Quasi una festa cittadina. A me già viene il mal di testa a pensare alla telecronaca RAI nelle due semifinali. Sarà come ascoltare due telecronache di Auriemma.

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