venerdì 8 dicembre 2017

Dark - prima stagione [Serie Tv 2017]

Dark (anche se dal titolo non si direbbe) è un thriller/giallo fantascientifico tedesco. Si, tedesco, alla fine era solo questione di tempo prima che arrivassero pure loro. Netflix ultimamente sta cercando infatti di allargare sempre di più i confini della sua offerta abbracciando anche produzioni europee. Se noi quindi ci siamo buttati sul classico (i telefilm sulla malavita) con Suburra i tedeschi più o meno hanno fatto lo stesso: i polizieschi e i gialli in fondo sono sempre stato un po' il loro pane quotidiano. A ben vedere però Dark è soprattutto un'opera di fantascienza, un omaggio ad opere cinematografiche che hanno in passato trattato tematiche legate ai viaggi nel tempo, i paradossi, i loop temporali e cose così. Di fatto quindi diciamo che come primo prodotto hanno scelto qualcosa di molto molto ambizioso, una specie di sfida, una sfida sostanzialmente riuscita.
Dark è infatti un prodotto tipicamente europeo (lento, poco incline a virtuosismi registici, fatto con pochi mezzi, molto "letterario") che però più di una volta cerca di strizzare l'occhio al pubblico a stelle e strisce con trovate e citazioni che non potranno non far venire in mente pellicole come Ritorno al Futuro o Donnie Darko, solo che rispetto a questi il tutto è appunto molto più Dark, tanto che la serie si sarebbe potuta chiamare Donnie Dark...
Battutacce a parte questa serie tedesca, pur non essendo perfetta, dimostra di avere decisamente molto da offrire e pur con tutti i limiti del caso rappresenta un'ottimo piatto per tutti coloro che amano cibarsi di film e telefilm sui viaggi nel tempo. Vediamo perchè.

Winden è una tranquilla (certo, diciamo tranquilla quanto potrebbe esserlo Twin Peaks) cittadina che ha fatto le sue fortune grazie ad una centrale nucleare situata poco vicino. Da qualche giorno però si assiste all'improvvisa scomparsa di alcuni ragazzini. Dove saranno finiti? La vera domanda da porsi sarà in realtà "quando sono finiti?". Si, perchè (verrà spiegato poi come) senza bisogno di una DeLorean in questo telefilm si viaggerà di continuo nel tempo, sia effettivamente che metaforicamente, attraverso i ricordi e i racconti dei suoi abitanti. Oscuri segreti e scheletri nell'armadio si ammasseranno nell'arco di tutte e 10 puntate, con gli abitanti costretti a vivere e rivivere le stesse tragiche vicende nell'arco di 66 anni. Una specie di puzzle che spetterà allo spettatore risolvere nelle puntate finali.

"Chi ama la zia, chi va in polizia, chi è morto d'invidia o di gelosia, ma il cielo è sempre più brutto su Winden"

Per fortuna, pur trovandoci di fronte ad un'opera europea, il tutto non è troppo "pesante" e il lato drammatico delle vicende resta sempre ancorato a quello più fantascientifico. Se quindi le prime puntate possono far pensare ad una specie di The Revenants tedesco (cittadina "particolare"/evento "soprannaturale"/cittadini che si rinfacciano un po' di tutto), dalla quinta puntata (nella quale assisteremo ad un colpo di scena ben architettato) cominceranno sempre più ad aumentare i paradossi. Forse ad un certo punto addirittura ci si fa prendere un po' troppo la mano rischiando di rendere il tutto un po' troppo confuso e intricato: tra ragazzini che si innamorano della zia (ma non è così semplice come pensate), madri che non sono vere madri, padri che vengono arrestati per due volte in due linee temporali diverse dalla stessa persona, uomini venuti dal futuro che però ti ritrovi in tutte le realtà temporali, vendette basate su paradossi, paradossi basati su vendette...E' tutto un loop, un circolo vizioso, dove le persone si ritrovano a fare e rifare ancora una volta inconsapevolmente gli stessi errori. A tratti ci si resta un po' storditi, cercando di ricordare nomi ed eventi, chi è parente di chi, chi ha fatto cosa, dove e come è successa quell'altra cosa, perchè quell'altra cosa ha influenzato quell'altra ecc.
La genialità della serie in questi frangenti sta però nella grandissima attenzione ai dettagli: basta considerare ad esempio la somiglianza incredibile tra i diversi attori che interpretano lo stesso personaggio in epoche diverse,  questo aiuta tantissimo lo spettatore considerando che non ci sono artifici registici (colori caldi/freddi ad esempio) che "stacchino" nettamente una linea temporale dall'altra.

Non ti abbattere dai, c'è chi ha fatto di peggio

Lui ad esempio

Molti si sono subito affannati a paragonare Dark a Stranger Things, in realtà non si capisce questi paragoni da dove possano nascere. Non è che tutti i telefilm ambientati negli anni '80 (in questo caso sono solo una delle tre linee temporali) adesso devono per forza essere considerati affini a Stranger Things. Se proprio vogliamo trovare una fonte d'ispirazione "simile" è da ricercarsi in IT, per il suo alternare continuamente passato e futuro (guardacaso anni 50' ed '80' sono due delle 3 linee temporali), per la costruzione di personaggi costretti a rivivere eventi del passato con gli occhi di un adulto, per il canovaccio generale (scomparsa di un bambino a causa di una motivazione "fantasy"). Qui però non c'è nessun aria "nostalgica" (tutto ciò che è passato, che siano il 1986 o il 1953, è oscuro, è violento, è taciuto), non si tratta di una storia "di formazione", il fulcro non è una storia di ragazzini fatta anche per ragazzini.
A livello di citazioni invece come detto Dark è un bel minestrone: naturalmente gli spunti maggiori provengono da Ritorno al futuro, e non poteva essere altrimenti, ma le dissertazioni su wormhole e paradossi assieme allo scenziato autore del libro sui viaggi nel tempo non possono non far pensare a Donnie Darko, così come il misterioso uomo venuto dal futuro farà venire alla mente echi di Terminator.
Tra le altre cose, complice la pioggia onnipresente a Winden (di ombrelli però manco l'ombra, forse in Germania non si usano), compare pure il classico impermeabile giallo stile IT


Sono un amico di Sarah Connor. Mi hanno detto che è qui, potrei vederla?

Dark è insomma una piacevole sorpresa, che arriva da chi meno te lo aspetti (in Italia invece siamo sempre un po' troppo schizzinosi quando ci si deve avventurare su certe tematiche). Una serie godibile, meno noiosa di quanto possa apparire nelle prime puntate, che riesce a regalare diverse trovate e colpi di scena ad effetto. La ricetta non è così originalissima ma il tutto è ben amalgamato, peccato per un finale che invece di chiudere il cerchio apre ad una eventuale seconda stagione (stride un po' con l'idea di serie tv circolare strutturata come insieme di tessere di un puzzle) in maniera inattesa.

PRO

- Tanti colpi di scena, paradossi, citazioni
- Casting eccezionale (la somiglianza tra alcuni attori lascia di stucco)
- Trama appassionante e intricata al punto giusto...

CONTRO

- ...ma a tratti più che intricata sembra contorta
- Le prime puntate (volutamente) un po' "lente"
- Finale aperto non così necessario

voto 8--

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