giovedì 14 gennaio 2021

#CoppaItalia 20/21_1/8> #JUVENTUSgenoa 3-2 (d.t.s.) – supplemento e fastidio


Attesa come il ronzio di una zanzara di notte, che ti vola attorno all'orecchio. Poco attraente e con scarso appeal. Pressata tra i vari impegni come un panino con troppo salame, ci toccava la Coppa Italia. È brutto da dire, ma avremmo voluto tranquillamente farne a meno. Solo il fatto di tornare a vedere una telecronaca RAI, poi... Per non parlare dei commenti del post gara, dove si è davvero toccato l'abisso.
Ma quel che ci tocca ci tocca, non potevamo tirarci indietro o, tipo, fare affidamento su qualche ASL compiacente per evitarla e di certo non abbiamo avuto bisogno di emettere alcun comunicato ufficiale, per avvisare il Genoa che saremmo scesi in campo. Però dalla formazione un po' si capiva che avremmo comunque fatto una partita... sperimentale, diciamo cosi.

Vedere Bernardeschi trequartista ci ha fatto un po' ribrezzo, diciamoci la verità. E poi quella lineup infarcita di giovani... Come una gara di precampionato. Il ritiro estivo che non abbiamo mai avuto. In fondo anche il Genoa è parso essere dello stesso parere di formazione. Più che Coppa Italia è stata la Coppa Giovane Italia.

Eppure, questa Juve acerba, all'inizio è parsa dolce, prima di diventare amara. Sarebbe bastato poco per passare il turno in cavalleria, risparmiando inutili energie e magari evitando l'unica cosa che avremmo dovuto evitarci: i supplemantari. Cosa che ha aggiunto solo fastidio al fastidio. Già, se solo non si fosse sprecato tutto quello che si può sprecare in una partita di calcio, magari ci saremmo potuti godere anche la Coppa Italia e digerire anche la Rai.

Ma, d'altronde, se in questa annata sono stati per primi i grandi a dare il cattivo esempio sugli sprechi, perché i piccoli avrebbero dovuto imparare la lezione di ecologia. Vedi Kulusevsky e Morata nel primo tempo e pensi "caspita! Che gol! Che assist!". Poi li vedi mangiare certi gol e dici "che caspita fate!". Soprattutto il Rosso, dopo l'ottimo avvio si è potuto mangiare più gol in questa partita che Bernardeschi in tutta la stagione, finora. Roba che sarebbero bastati anche solo un altro paio di gol segnati, tra la valanga di quelli mangiati, e nel secondo tempo sarebbe stata solo sperimentazione spinta. Si sarebbe potuto, che so, mettere Buffon in attacco, Pinsoglio finalmente in porta... Ma come da copione, noi sprechiamo e loro fanno due gol con due tiri in porta, e prima vanno vicino al pareggio addirittura con Pjaca, che colpisce la traversa a Buffon battuto.

Isomma nel secondo tempo smettiamo di giocare. Il Genoa si rintana e riparte, cosa che non aveva fatto nel primo tempo. Ballardini lascia ogni velleità di nuovo e torna al buon vecchio catenaccio, poiché capisce che in fondo ci può scappare lo scherzetto.

I giovani sono parsi ancora acerbi. Vogliosi di fare ma anche impacciati e timorosi, male Wesley, cosi così Dragusin, Rafia si salva solo per il match ball, che gli vale un voto superiore al 5,5. Insomma nel secondo tempo si salvano in pochi. Persino Arthur e il suo tenere ostinatamente le palla, come una sorta di Pirlo più mobile, ha dato un po' di fastidio a vederlo. E anche dopo il gol del 3-2, con il tempo che ormai scarseggiava e col Genoa cotto, non c'e stato verso di gestire e tenere palla in attesa della fine.

Alla fine ci siamo tolti il dente, anche se l'anestesia non ha preso tanto bene. La Juve sperimentale se la cava e passa il turno. Speriamo che almeno domenica manteniamo alta la concentrazione fino alla fine, altrimenti l'inter potrebbe andarci a nozze.

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