mercoledì 24 luglio 2024

The Boys - quarta stagione (2024)


Poche serie TV hanno "osato" quanto The Boys nel corso delle sue 4 stagioni. Si può dire che ha subito un'evoluzione simile a quella di GTA in ambito videoludico. Una prima stagione irriverente, divertente, ma anche abbastanza profonda alla quale ne sono seguite via via altre sempre più "eccessive", violente, in una vera e propria escalation di follia senza freni. Ci si chiede fino a che punto si possa alzare l'asticella senza ripetersi. E' questa l'accusa di alcuni detrattori della serie: ok l'esagerazione e le scene ad effetto, ma la trama gira e rigira è sempre la stessa. O no? Non esattamente. O meglio, in parte è vero che il leit motivo è più o meno lo stesso (bisogna sconfiggere Patriota. Come fare? Si cerca un metodo che puntualmente si rivela infruttuoso e si riparte da capo) ma cambiano sia le dinamiche all'interno dei due gruppi (i Boys e i Super) che l'oggetto della "parodia".


"Tutti mi odiano,  manco fossi la Ferragni"


E' difficile restare freschi e originali dopo 3/4/ stagioni e lo è per tutti. Lo è a maggior ragione per un telefilm che si prefigge di dissacrare la societá nella quale viviamo. Un po' perchè l'esagerazione, se reiterata troppo a lungo,  finisce per diventare la regola, un po' perchè col passare del tempo ti accorgi che The Boys non è poi distantissimo dalla realtá. Quella che in origine era una parodia molto sopra le righe, fatta di momenti esagerati ed estremizzati, a ben vedere per la gran parte del tempo è semplicemente diventata lo specchio di quello a cui assistiamo quotidianamente e l'immagine neanche troppo estremizzata dell'America attuale, più nello specifico. I riferimenti a Qanon, gli assurdi complotti su vaccini/immigrazione/aborto, le estremizzazioni delle posizioni politiche, le campagne elettorali costruite sul ricatto o sulla menzogna, gli spettatori pecoroni, gli elettori convinti grazie a campagne di marketing tanto prevedibili quanto efficaci ecc. non sono invenzioni. Ci si ride a volte su, amaramente, consapevoli che dopo aver spento la TV accendendo un tg qualunque assisteremo alla stessa roba, solo filtrata ed edulcorata dietro un finto perbenismo. Non era nemmeno finita la serie (che affronta nello specifico questioni di complotti e attentati legati alla campagna elettorale) che giá il mondo era impegnato a discutere del vero attentato a Donald Trump. Dove finisce la "fantasia" e comincia la realtà?

The Boys quindi non è meno efficace per problematiche interne alla serie stessa ma per fattori esterni: il mondo là fuori. Non fallisce il suo intento, cambia solo i suoi connotati. Non è più una distopia assurda e folle ma una rappresentazione senza filtri degli eccessi e delle derive angoscianti di un mondo senza più regole e morale. 
E' un po', in piccolo, la stessa cosa che è accaduta ad una serie come Black Mirror dopo le sue primissime stagioni. Era impossibile superare una realtà che era andata già oltre. 


"Pecore volanti assassine? Ce le abbiamo"


Passando invece alla trama che riguarda i personaggi nello specifico, in questa stagione assistiamo alla tanto rimandata "conversione" di A-Train. Un personaggio che nel corso delle puntate è cresciuto sempre più più, sempre alla ricerca di una redenzione, rimandata costantemente. E' consapevole che il mondo è arrivato ad un punto di non ritorno ed occorre fare scelte drastiche e difficili. Lo sa bene Billy, costantemente diviso tra la sua parte più "umana" e quella più spietata, pompata a dismisura da un tumore al cervello che gli lascia pochi mesi di vita e un mutamento fisico che lo sta rendendo sempre più simile a quei Super che tanto dice di odiare. 
Il resto dei personaggi sembra viaggiare col pilota automatico, reiterando in buona sostanza le stesse dinamiche delle stagioni passate. Ed è in questo forse che è possibile muovere una critica ad una serie che finisce per essere particolarissima e riconoscibilissima ma probabilmente un po' sempre uguale a se stessa. La spietatezza e la follia di Patriota ad esempio sono un Must ineludibile ma è difficile trovare nuovi spunti oltre questi. E' un po' la ragione per la quale è molto difficile scrivere la trama di un fumetto o un film su Superman. Sei l'uomo più forte al mondo, puoi fare tutto, uccidere tutti, piegare al tuo volere intere nazioni. Come possono avere successo i tuoi avversari? Mettiamoci che in questo caso i suoi avversari sono una banda scalcagnata e male in arnese...
Interessante comunque l'inserimento di Sister Sage, anche se dalla "donna più intelligente del mondo" ci si aspetta qualcosa di più complesso a livello di complotti. 
In generale comunque la caratterizzazione dei personaggi resta sempre su livelli eccellenti, così come il tasso di scene WTF che, al netto della mancanza di freschezza di cui si parlava, restano sempre divertenti o disgustose, a seconda dei casi e dello spettatore. E questo è un aspetto distintivo della serie che si ama o si odia. 


"Non preoccuparti, è tutta scena, sono effetti speciali, quell'uomo a terra senza testa in realtà ha nascosto la testa nel taschin...nella valig..., no in realtá è nato giá così"


Il finale di stagione sembra in ogni caso segnare un punto di svolta, come detto, una di quelle situazioni dalle quali sembra non si potrà tornare indietro. D'altronde, se (come sembra) la prossima sará l'ultima stagione della serie é una cosa abbastanza naturale. Vedremo se la conclusione rispetterà le (ottime) premesse. 

PRO
- Consueta dose di follia e scene WTF
- Alcuni personaggi arrivano ad un punto di svolta decisivo
- Il finale di stagione

CONTRO

- Una certa ripetitività a livello concettuale 
- Alcuni personaggi viaggiano col pilota automatico e si limitano a fare ciò che ci si aspetta che facciano e poco altro
- Il personaggio di Sister Sage, visto il suo potere, poteva essere sfruttato meglio

Voto 8

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