lunedì 12 gennaio 2015

Serie A 18> Napoli vs Juventus 1-3 - Stranger in a strange land

La vendetta è un piatto che va servito freddo, come avanzo dopo le feste, in uno stadio completamente nemico (in tutti i sensi) con tutti intorno che omaggiano Pino Daniele e vogliono farti la festa. Dopo 14 anni gli andata male. La Juve festeggia il suo quarto titoluccio d'inverno ed il Napoli dimostra ancora una volta di non saper perdere.

Ma andiamo per gradi. Qualche giorno fa ci lasciava Pino Daniele e loro avevano già segnato sul calendario questo giorno per omaggiarlo in grande stile (il loro). Dopo aver disertato (l'inutile nei fatti) riunione al Viminale, i simpaticissimi ottengono il loro scopo principale: niente dialogo con l'avversario e festa privata. Noi siamo allora costretti a ringraziarli per l'ospitalità e sperare che al ritorno valga anche per loro. Ecco che questa sconfitta gli brucia ancora di più. De Lamentis non potendo disertare un'altra premiazione si sfoga su Twitter come da suo grandissimo stile. A Premium ingiganteggiano il tutto con Cesari, infervorato manco fosse quello il gol che ci ha dato la vittoria, un ultras strappato ad una curva già unanime. Si contesta il gol di Caceres (1-2) per fuorigioco millimetrico. Ma si sa che con noi i millimetri diventano metri e con la Roma si fa bene a non fermare il gioco.

Dopo lo splendido gol da fuori di Pogba (tradizione ormai contro il Napoli) il vero spartiacque della partita è stato invece quel gol mangiato da Higuain sul finale, che poteva costarci l'ennesima rimonta beffa, con la fotocopia della partita di Doha (2-2 ma senza rigori). Alla fine si vince anche nettamente ma i cani son fatti per abbaiare. Sulla svergognata tifoseria mediatica ci facciamo una grassa risata e segnaliamo che i loro simpaticissimi collezionano un solo tiro in porta: Il gol. Giocano peggio che a Doha, dove qualche palo lo avevano preso ma, per i media, stasera questi avrebbero meravigliato in lungo in largo. Noi invece non facciamo una gara eccezionale ma estremamente più concreta di quella di Natale. Dal gol che potevamo subire siam ripartiti e abbiam messo la pietra tombale con Vidal su questi 48 (morti che parlano), scacciando via l'ennesimo fantasma della beffa.

Meritate dunque ogni attimo di questa sconfitta, mediocri di tutta Italia, rosiconi e complottisti dilettanti e scarsi. In attesa del giorno in cui sarete capaci di soffiarci lo scudetto festeggiamo il quarto titolo d'inverno consecutivo. Sentite a me, pigliateve una pastiglia... anzi facciamo tre che è meglio!

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