Dopo una prima stagione "introduttiva", con il secondo ciclo di puntate di The Strain si entra nel vivo: la popolazione non è più totalmente all'oscuro della minaccia del "Padrone" e si scivola sempre più verso un mondo alla deriva, con i primi chiari sentori di virata verso un genere meno horror e più post-apocalittico. Questo porta sicuramente a un maggior approfondimento della trama orizzontale e a una minore focalizzazione su questioni noiose e di poco conto (per quanto ancora presenti). Peccato che queste maggiori ambizioni non facciano rima con una maggiore epicità e una migliore gestione delle situazioni.
La seconda stagione di fatto ha come spunto principale la ricerca del Necrom...dell'Occido Lumen, un antico libro scritto e rilegato in argento, che contiene "la chiave" per poter sconfiggere il Padrone. Data la sua importanza naturalmente vi metteranno gli occhi addosso sia i nostri eroi capitanati da Setrakian, sia il popolo dei succhiasangue con in testa il braccio destro (in questa stagione preso un po' a pesci in faccia) del Padrone, Eichhorst. La novità però sarà costituita dal terzo incomodo, Quinlan, che qui entra a pieno diritto nella trama e che finirà per "scompaginare" (d'altronde si parla di un libro, battutone) i piani delle parti in causa.
La seconda stagione di fatto ha come spunto principale la ricerca del Necrom...dell'Occido Lumen, un antico libro scritto e rilegato in argento, che contiene "la chiave" per poter sconfiggere il Padrone. Data la sua importanza naturalmente vi metteranno gli occhi addosso sia i nostri eroi capitanati da Setrakian, sia il popolo dei succhiasangue con in testa il braccio destro (in questa stagione preso un po' a pesci in faccia) del Padrone, Eichhorst. La novità però sarà costituita dal terzo incomodo, Quinlan, che qui entra a pieno diritto nella trama e che finirà per "scompaginare" (d'altronde si parla di un libro, battutone) i piani delle parti in causa.