martedì 17 febbraio 2015

THE RAID: redemption - di Gareth Evans [Recuperafilm]

Indonesia 2012
Indonesia, una squadra di poliziotti in assetto da S.W.A.T. prepara l'irruzione in un gigantesco palazzone occupato di Giacarta (stile ONPI di Foggia) "governato" da un feroce signore della droga. Una volta dentro, però, i militari si renderanno subito conto di essere stati attirati in una trappola per topi... e non c'è alcun bisogno che io aggiunga altro.


domenica 15 febbraio 2015

Serie A 23> Cesena vs Juventus 2-2 - Sprechi sintetici

Altra occasione sprecata per il +9. Ma mentre contro l'Udinese ci poteva stare, stasera la cosa è invece è più grave. Grave per il brutto gioco espresso. Grave per i troppi errori difensivi. Grave perchè non vinci contro la penultima. Grave perchè la vittoria la potevi (e dovevi) fare tua con quel rigore a dieci dal termine. Invece col 23 (Vidal) getti fuori tutta la ventitreesima giornata, a portiere spiazzato. Se quindi a Udine mandi giù, qui ti vien da sputare a terra.

Retrospettiva Jethro Tull - parte 4 (1987-99)

Ultima parte della retrospettiva dedicata al gruppo progressive folk [vedi parti -1- -2- -3-]

Crest of a Knave (1987) ***1/2
Un altro album controverso: per alcuni il disco della rinascita, per altri l'ennesimo fallimento e scimmiottamento delle mode a scapito del loro stile. Eliminati del tutto sintetizzatori ed elettronica e rimesso il flauto in primo piano, Anderson sceglie di indurire il sound e creare un disco di rock classico che in più di un'occasione strizza l'occhio ai Dire Straits (basta ascoltare "Said she was a dancer" e la sua somiglianza con "Romeo and Juliet" o "Budapest" che a tratti ricorda "Private Investigations"). La somiglianza col gruppo di Mark Knopfler è data però soprattutto dalla voce, questo però a causa purtroppo di problemi alle corde vocali del leader che da questo disco in poi sceglierà un tipo di cantato meno "pirotecnico".
Oltre ai due pezzi sopracitati però ci sono anche altre canzoni degne di nota: la veloce e trascinante "Jump Start" o "Farm on the freeway" che ricorda certe cose del passato. "Steel Monkey" commercialotta ma godibile chiude il lotto delle migliori, in un disco non eccezionale ma ben suonato, molto godibile  e soprattutto (cosa non ovvia in un disco dei Tull) con pochi riempitivi.
L'album vincerà un (inspiegabile) emmy come miglior disco metal dell'anno

Canzoni migliori: Budapest , Farm on the Freeway, Said She Was a Dancer, Jump Start
Canzoni peggiori: Raising Steam

sabato 14 febbraio 2015

Retrospettiva Jethro Tull - parte 3 (1978-84)

Terza parte del viaggio nella discografia del famoso gruppo progressive folk [vedi parti -1--2-]

Heavy horses (1978) ****+
Secondo capitolo di una trilogia dedicata alla riscoperta della natura, mantiene sostanzialmente il sound simile a quello dell'album precedente, aumentando il contributo della chitarra elettrica e indurendo leggermente le sonorità. Album gradevolissimo, magari senza pezzi eccezionali (a parte la famosa title track) ma ben eseguito e suonato, a tratti anche meglio dell'album precedente. Tra i brani memorabili la delicata "One brown mouse", il folk rock di "Rover", il crescendo di "No lullaby" e la ballata di chiusura "Weathercock".
Il gruppo sembra aver ritrovato una nuova giovinezza purtroppo destinata a durare ancora per poco.

Canzoni migliori: Heavy horses, One brown mouse, Rover, No lullaby
Canzoni peggiori: nessuna

venerdì 13 febbraio 2015

Retrospettiva Jethro Tull - parte 2 (1973-1977)

Seconda parte del viaggio nella discografia del famoso gruppo progressive folk [vedi parte -1-]

A passion play (1973) **
Anderson si fa un po' prendere la mano e rincara la dose: un nuovo concept album costituito da una suite sola e ancora più lunga della precedente, meno ironica e molto più "spirituale". Il risultato è l'album più controverso del gruppo, la classica opera che si ama o si odia. Il disco contiene anche buone cose (soprattutto nella prima parte), purtroppo la natura troppo frammentaria (Thick as a Brick invece era formato da poche e ricorrenti tematiche musicali) finisce per rendere l'ascolto pesante e per trovare qualcosa di decente bisogna per forza di cose sorbirsi minuti interi di abbozzi musicali che spesso non portano da nessuna parte (non che l'album precedente non fosse "pesante come un mattone", ma la sua natura omogenea lo rendeva di sicuro molto meglio costruito e decisamente più gradevole). Il gruppo negli ultimi anni ne farà uscire delle versioni rimasterizzate con la suddivisione delle diverse parti musicali in tracce a se stanti.

Canzoni migliori: nessuna
Canzoni peggiori: A passion play

giovedì 12 febbraio 2015

Retrospettiva Jethro Tull - parte 1 (1968-1972)

Dopo l'annuncio sulla fine della band (in seguito all'ultimo album solista di Ian Anderson) riprercorriamo la storia del gruppo britannico attraverso un viaggio nella sua discografia.


This was (1968) **1/2
Esordio in chiave blues, ancora acerbo per larghi tratti. Lo stile del gruppo non è ancora ben definito e per larga parte ci si trova davanti a pezzi abbastanza ordinari, se non fosse per il flauto del leader che dona a molte composizioni un tocco (jazzato) molto particolare e che in seguito sarà la vera caratteristica distintiva del gruppo (ancora più che in altre band dell'epoca come i Genesis o i King Crimson). Si distingue "Song for Jeffrey", con la sua introduzione affidata al flauto e dedicata ad un amico di Andreson, quel Jeffrey Hammond che in seguito per qualche anno sarà un componente della band. anche "Beggar's farm" e l'iniziale "My sunday Feelling" si fanno preferire rispetto al resto. Subito dopo l'uscita del disco il chitarrista Mick Abrahams abbandonerà il gruppo per divergenze stilistiche con Anderson e questo porterà ad un suono che lascerà sempre più da parte le influenze blues

Canzoni migliori: A song for Jeffrey, My Sunday Feeling
Canzoni peggiori: Move on Alone, It's Breaking Me Up

mercoledì 11 febbraio 2015

L'altra faccia... di Snowpiercer

Nella nostra consueta striscia Capitan America è alle prese con Snowpiercer


"Allora, visto che mi sono perso un sacco di cose degli ultimi anni, cosa mi consigli di recuperare di fantascienza oltre Star Trek? Star Wars già l'ho visto"

"Un film magnifico: c'è questo treno che attraversa un posto misterioso e ormai completamente invaso solo dalla neve e dal ghiaccio, impiega un anno per fare il giro completo, in questo treno i bambini hanno un'importanza fondamentale e saranno al centro di tutto e il macchinista è un uomo dall'identità misteriosa. Il film si chiama...

"Polar Express. Bello, ma l'ho già visto"





martedì 10 febbraio 2015

SNOWPIERCER - Joon Ho Bong [recuperafilm]

Recuperiamo oggi un film controverso, uscito nel febbraio 2014, che ha incassato una miseria al botteghino ma ha ricevuto il plauso della critica (o almeno di gran parte di essa) ponendoci in contro tendenza, nel senso che a noi non ha convinto appieno. Non tanto per l'audace intenzione di raccontare un mondo post-apocalittico in maniera originale, che si differenzi dalle tante opere dello stesso genere viste negli anni, quanto nello sviluppo finale dell'idea.

lunedì 9 febbraio 2015

Funerale in Mare - Irrational Games [© 2014]

Ormai quasi 4 anni fa su questo blog recensimmo il primo Bioshock (uscito qualche anno prima). Ne e' passata di acqua sotto i ponti...e negli uffici, nelle serre, nelle abitazioni (ahivoglia in una citta' costruita in fondo al mare).

Dopo aver attraversato gli abissi marini e della mente ed essere rinata tra le nuvole e le vette dell'utopia, la creatura di Levine ci ha salutati (per sempre?) con un piccolo ultimo bagliore destinato pero' a essere ricordato dagli appassionati per molto, moltissimo tempo.

domenica 8 febbraio 2015

Serie A 22> Juventus vs Milan 3-1 - Una vittoria di prospettiva

Altro esorcismo riuscito allo Stadium. Il diavolo è stato nuovamente scacciato. Ma quella di ieri è stata in tutti i sensi una vittoria di prospettiva.

In prospettiva dello scontro diretto (anche se mancano un po' di partite), perché vincere i "classici" ha sempre un sapore particolare, persino quando lo fai contro queste nobili decadute. Può sembrare facile, ma se ti distrai e ti piaci troppo può capitarti un'altra Juve-interQuella di ieri un po' le somiglia. Una Juve subito in controllo e in vantaggio col capocannoniere Tevez, subisce un pareggio che può farla vacillare anche psicologicamente. Stavolta però pare si sia capito la lezione. Senza fare drammi e con la consapevolezza della nostra superiorità si è ridato alla signora ciò che era della signora