martedì 13 gennaio 2009

ALLUCINAZIONE PERVERSA (Jacob's Ladder - 1990) - Adrian Lyne [recuperafilm]

Qualsiasi amante del cinema dinnanzi a tale titolo si sarebbe tirato indietro. Se poi ci mettiamo che il regista dello stesso venne alla ribalta per i suoi due precedenti film: 9 settimane e mezzo e Attrazione fatale, il fraintendimento è completo.

Jacob's ladder infatti (titolo originale di Allucinazione perversa) è gran bel titolo che si lega benissimo alla trama e che cita il passo della Bibbia nel libro di Giacobbe in cui è narrato il sogno della scala. Diversissimo dal resto della cinematografia di Lyne tanto da farci credere che appartenga ad un altro regista.
Mi ci sono avvicinato quasi per caso, leggendo che il videogame Silent Hill deve moltissimo a questa pellicola, ed essendo Silent Hill il gioco forse più cinematografico e disturbante della storia videoludica...
Il film è un'agghiacciante indagine sugli scherzi della mente umana e sugli orrori della guerra, per molti versi premonitore (Il sesto senso e altri film "a finale sconvolgente" nascono praticamente da qui), che riesce ad attraversare vari generi (horror, psicologico, thriller, di guerra) senza appartenere totalmente a nessuno di questi.

Tim Robbins è nella parte, e riesce perfettamente a rendere lo stato di un uomo che scivola nella "scala" della follia. I riferimenti sono molti, dalle allucinazioni lynchiane alle mutazioni deformi alla Cronenberg fino alla Divina Commedia dantesca, che si susseguono fino alla "rivelazione" finale che rispetto alle visioni dei due registi sopracitati è molto meno enigmatica e molto più "realista", pur mantenendo quell'alone di ambiguità di fondo.

In definitiva un piccolo grande cult rovinato dal titolo italiano, non esente da pecche ma fondamentale per la nascita di molto del cinema futuro, nonché vera e propria tappa obbligata per coloro che amano Silent Hill (moltissime le citazioni che il gioco ne ha tratto: l'ospedale, gli uomini che si contorcono spasmodicamente, gli amorfi appesi alle grate, il finale...) e i film a "scatole cinesi".

Straconsigliato: voto 8,5

domenica 11 gennaio 2009

Juventus-Siena 1-0 (Gimme Five)

33' Del Piero (pun.)

Quinta vittoria consecutiva in campionato e distanza dalla vetta accorciata. Con uno dei "suoi gol" dalla mattonella il Capitano traghetta la nave nel nuovo anno con una vittoria. In attesa che star come Buffon, Camoranesi e Trezeguet tornino a sfilare sul tappeto verde, prendiamo questi tre punticini d'oro.

Ancora una volta Lui dunque, il leader storico Del Piero Alessandro, ci toglie dall'impaccio di una partita che poteva impantanarsi nel pesante terreno dell'olimpico di Torino. Ormai dovremmo iniziare a gridare gol già dall'assegnazione della punizione, poichè la percentuale di realizzazione di Alex su punizione tende a quella dei suoi rigori, come ho voluto rimarcare nel tabellino. Soffriamo più del dovuto però, visto che il Siena, non fosse per Alex Magno, era riuscita ad imbrigliarci tra le maglie della sua difesa nella speranza di un pareggio, e a pungere nel finale con lo scatenato Ghezzal, che impegna Manninger un paio di volte. Ok panettone ancora da digerire su un campo da hockey su ghiaccio ma Domenica prossima c'è una squadra chiamata Lazio...

Una domanda... l'ha detto Ranieri: "dobbiamo migliorarci?" Sissoko dovrebbe farlo. Buon giocatore ma ancora Fifty-Fifty, come il rapporto tra le palle da lui recuperate e le palle da lui perse. Bacio in fronte a Grygera che si avventa a corpo morto su quel tiro di Ghezzal, una di quelle occasioni che fanno arrendere qualsiasi tifoso avversario. Bene anche Mellberg e Legrottaglie, Amauri un pò in ombra e mal servito. Lo spettacolo deve ancora iniziare.

giovedì 8 gennaio 2009

GUNS'N'ROSES - Chinese Democracy

© 22 novembre 2008
Il disco più atteso della storia (si come no...), quello più desiderato dai fans della buona musica (aridaje), quello con la gestazione più lunga, insomma il ritorno in pompa magna dei Guns.
Ma mi chiedo, qualcuno l'avrà ascoltato?
Non ho mai amato i Guns (a parte qualche pezzo), ma visto che secondo molti era "il disco" ho deciso di dargli un ascolto.

1) Chinese Democracy - si vabbè, gnegnenè, gnagnahà, niente di che, a tratti pure irritante, quasi quasi mi fermo qui
2) Shackler's Revenge - Pseudometaleggiante ma banalissima, con un ritornello almeno decente
3) Better - Noiosa
4) Street Of Dreams - Si ok, e poi?
5) If The World - Orientaleggiante, se non altro diversa. Niente male
6) There Was A Time - non pessima, ma ancora una volta banale con un assolo abbastanza decente
7) Catcher N' The Rye - La voce del rosso comincia a stancarmi
8) Scraped - Un po' di volume in più ma la pappa è quella
9) Riad N' The Bedouins - Ma che è? Una gallina che si lamenta? No, è sempre lui
10) Sorry - Darkeggiante, un po' blacksabbathiana, diciamo originale. Il secondo brano decente dell'album, con un assolo funzionale. Forse un po' lunghetta.
11 ) I.R.S - Si ma basta però!
12) Madagascar - Il film? No la canzone purtroppo. Oddio qualcosa di diverso c'è, per esempio un passo di Martin Luther King campionato che mi ricorda I Could be God dei Galahad, ma quello era ben altro pezzo. Brano se non altro più ambizioso degli altri, anche se alla lunga noiosetto
13) This I Love - Il lentaccione che non guasta in questo tipo di dischi. Qualche tratto sinfonico
14) Prostitute - Ordinaria così come tutto l'album
Ora io mi chiedo:"12 milioni di dollari e 14 anni per questo disco"?
A me da profano dei Guns sembra un onesto disco minore (degno di qualcosina recente degli Scorpions), che alla sufficienza ci arriva proprio a voler chiudere un occhio un po' su tutto.
Due o tre cosine qua e la (proprio quello che ci trovavo anche nei dischi precedenti) e tanti proclami, un po' quello che in fondo i Guns sono sempre stati.

Mah!

giovedì 1 gennaio 2009

BUON MMIX A TUTTI

L'AMMINISTRAZIONE DI POI SI RISOLVE AUGURA A TUTTI VOI

B U O N    2 0 0 9    !!!        B U O N     M M I X    !!!

giovedì 25 dicembre 2008

BUON NATALE

L'AMMINISTRAZIONE DI POI SI RISOLVE AUGURA A TUTTI VOI
B U O N N A T A L E !!!

domenica 21 dicembre 2008

Atalanta-Juventus 1-3 (giu le mani dall'inseguitrice)

31' Del Piero; 38' Legrottaglie; 48' Vieri; 82' Amauri


Vittoria che ci permette di tenere botta. E se chi è li davanti vince non sempre "meritatamente" si deve trovare sempre il modo di non far lamentare gli avversari. Se le mosche potessero abbaiare sarebbero gli animali più spaventosi, perchè se invece di fermarsi ai vittimismi si analizzasse la partita nella sua interezza si farebbe un piacere al calcio. Premetto che sono sempre stato favorevole alla moviola in campo anche quando gli episodi ci favoriscono Ma passiamo all'analisi della gara.

Che Bergamo non fosse una strada agevole da percorrere lo si sapeva, ma la Juve dimostra ancora una volta di voler lottare anche con chi nello scorso anno ci han fatto penare. E parlo delle cosidette piccole. Checchè ne dica Cambiasso (nella sua abbagliata analisi a Controcampo della scorsa domenica) la distanza tra Juve e inter rimane nello scontro diretto (tre punti in più a loro e tre in meno a noi in matematica fanno sei). Dopo una bella partenza dei padroni di casa passiamo in vantaggio con un gol del Capitano in verità viziato da un cross di Marchionni che parte da posizione irregolare. Lo stesso Marchionni che qualche minuto prima veniva fermato dallo stesso guardialinee, per un fuorigioco inesistente, da solo davanti al portiere. Poi ci pensa l' "acolita" Legrottaglie a dirci in quale direzione andare. Ma ecco che il gol di Vieri si fa sentire sulle ginocchia e nella testa. Disposti sulla difensiva soffriamo maggiormente anche se a ben vedere concediamo meno tiri in porta (solo quello di Vieri) a dimostrazione della buona tenuta del reparto arretrato.

Poi la moscha inizia ad abbaiare. La conduzione della terna arbitrale non è certo stata delle migliori ma a Floccari piace ottenere rigori facili, che si potrebbero anche assegnare se solo sapesse tuffarsi meglio. Si perchè se Marchionni lascia il piede lui cade dopo tre metri e solo quando vede che il pallone è ormai irraggiungibile, prendi lezioni dalla Cagnotto. Persino sul Gol di Amauri si è avuto da ridire per un fuorigioco di Del piero ,che non solo non arriva sul pallone ma che viene addirittura ostacolato nel corso della stessa azione non potendo nemmeno toccare la sfera. Il futuro sincaco di Bergamo nonchè capitano dell'Atalanta Doni si ricordi chè e soprattutto grazie al suo "nome" se non viene mai sbattuto fuori per proteste. Tutti si ricordano la partita col Napoli in cui sembrava un cane rabbioso.

Al di la di tutto è stata però una bella vittoria di Natale, con De Ceglie in evidenza anche se solo nella prima frazione e un Amauri da capogiro. Che dire, si va avanti ormai vaccinati e con la consapevolezza che il cammino è ancora lungo e tortuoso.

lunedì 15 dicembre 2008

Le Bugie del Milan narciso

Sul sito ufficiale del Milan AC campeggia la tonante scritta :“Club più titolato al mondo” e intanto è già partita sulle reti Mediaset (manco a dirlo) la campagna pubblicitaria su tale fandonia. Come mostrerò di seguito (dati Wikipedia) Il Milan non solo non è la squadra più titolata al mondo ma nemmeno la più titolata al mondo tra quelle d’Italia.

Titoli del Milan

17 Scudetti 5 Coppe Italia

5 Supercoppe italiane

7 Coppe dei Campioni

2 Coppe delle Coppe

5 Supercoppe d’Europa

3 Coppe Intercontinentali

1 Coppe del Mondo per club

1 Mitropa cup (metto anche questa)

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46 totali

Ma...

Titoli della Juventus

27 Scudetti (chiudiamo un occhio sugli altri 2 revocati +2 non assegnati)

9 Coppe Italia

4 Supercoppe italiane

2 Coppe dei Campioni

1 Coppe delle Coppe

3 Coppe UEFA

2 Supercoppe d’Europa

1 Coppe Intertoto (potremmo anche toglierla)

2 Coppe Intercontinentali

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51 totali

Titoli Manchester United

17 Scudetti

11 Coppe d'Inghilterra

2 Coppe di Lega inglesi

12 + 5 condivise Charity/Community Shield

3 Coppe dei Campioni Trofei internazionali

1 Coppe delle Coppe

1 Supercoppe d’Europa

2 Coppe Intercontinentali

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54 Totali (o 48 senza le condivise di Charity)

Ma soprattutto

Titoli del Real Madrid

31 Scudetti

17 Coppe del Re

8 Supercoppe di Spagna

1 Coppa della Liga

9 Coppe dei Campioni

2 Coppe UEFA

1 Supercoppe d’Europa

3 Coppe Intercontinentali

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72 Totali

domenica 14 dicembre 2008

Juventus-Milan 4-2 (La Signora ne sa un paio più del diavolo)

16' Del Piero (J); 31' Pato (M); 34' Chiellini (J); 41' Amauri (J) 56' Ambrosini (M) 69' Amauri (J)
Non c'è dubbio, é Juventus-Milan la partita regina del campionato. Se infatti con l'odiata inter si gioca più a calci che a calcio, è con il diavolo che si balla meglio, persino quando finisce sullo 0-0.
Splendida partita dominata dai bianconeri che gli va persino stretta nel risultato. Si perchè abbiamo messo Knock out la difesa rossonera sempre più vecchia e stanca. Poi quel palo di Del Piero, l'azione finale ciccata da Iaquinta e ancora una volta "due rigori due" non concessi avrebbero aggiunto più spezie alla minestra. Amauri banchetta con una doppietta e in attesa del nuovo passaporto prende quello di idolo juventino. Ma poi Marchisio che partita stasera! E De Ceglie che ci distrae dall'uscita prematura di Furia, e poi Marchionni, che mantiene la sua costanza. E poi Giorgio chetelodicoafare Chiellini la diga difensiva e il rapinatore d'area che segna nei poker.
Tutto bene quindi stasera? A voler cercare di fare un po i pignoli... Sissoko... grande piovra quando si tratta di recuperar palloni ma ancora anatroccolo quando deve proporre la manovra. E poi La festa la rovina Ranieri, che dimostra ancora una volta quanto poco si renda conto di allenare la Juventus. Si perchè chi si permette il lusso di dire (testuali parole): "Dire che puntiamo allo scudetto sarebbe irriguardoso nei riguardi di Inter e Milan... Perchè loro sono li da un po e noi veniamo dalla B", Beh, giudicate voi se la doppia stella JUVENTUS (mica la Virtus Viribus) debba inchinarci alle altre, per lo più dopo aver vinto 4-2 con lo stesso Milan. Queste parole risultano invece molto più irriguardosi nei confronti della nostra storia, caro cantante.

mercoledì 10 dicembre 2008

Juventus-Bate Borisov 0-0 (distrazioni rossonere)

Poche righe per descrivere una partita che fosse stato per i bianconeri si sarebbe potuta anche non disputare, tanto altrove parevano i loro pensieri. E per altrove intendo nel tempo più che nello spazio, visto che Domenica sera la cornice sarà la sessa, anche se con qualche decina di migliaia di bandiere in più.
Pareggio per pochi intimi quello di stasera dunque, tanto che ad un certo punto pareva quasi che poco gli importasse di subire una sconfitta inmeritata e finire secondi (anche se non lo pensavano davvero). Giovinco si accende sgusciando tra le maglie dei difensori avversari ma purtroppo la sua serata magica si spegne alta sulla traversa assieme a quel maledetto rigore che avrebbe potuto essere il suo più bel regalo di natale.
Ed ora aspettiamo il sorteggio di venerdi 19 (per quel che concerne la Champions) e speriamo che chiunque capiti si fermi agli ottavi.

martedì 9 dicembre 2008

Genesis - BOX SET 1970 1975

© 10 novembre 2008
E' uscito i primi di Novembre il terzo cofanetto dedicato alla storia del Gruppo, contenete inediti e rimasterizzazioni dei dischi dell'era Gabriel (escluso il famigerato From Genesis to Revelation).
Dico subito che per me è stata una " sorpresa", non tanto per il materiale inedito contenuto (i tanto agognati Jackson's tapes più altri interessanti filmati dell'epoca) quanto per il contenuto musicale degli album stessi. Le nuove rimasterizzazioni infatti riescono a colmare una delle poche pecche di un gruppo come i Genesis cioè la produzione non sempre eccelsa (La Charisma non offriva certo ai Genesis gli stessi artifici che la EMI riservava ai Pink Floyd, tanto per citane una). A stupire maggiormente sono quindi gli album più carenti sotto questo apetto: Trespass e Nursery Cryme. Nel primo soprattutto la batteria del "dimenticato" John Mayhew si ritaglia il suo meritato spazio, risultando nei fatti molto meno confusa e approssimativa rispetto al mix originario. La voce di Gabriel (qualora vi fossero dubbi) è molto più in evidenza e presenta sfumature inedite tanto che a tratti sembra che il nostro Peter ci abbia rimesso lo zampino. Non sempre però gli effetti di tali operazioni di rinnovo del look acustico hanno avuto riflessi positivi sui fan più scafati. Su Selling England ad esempio non tutto convince, anche perchè il disco era già di per se un capolavoro che non necessivata di ulteriori ritocchi, è altresi vero però che The Battle of Epping forest ne esce alquanto rinvigorita. Anche le parti di flauto assumono maggiore vigore tanto da soffocare in alcuni tratti le tastiere. In generale il sound appare più arioso, meno ovattato e in definitiva più potente grazie anche alla possibilità di sfruttare un maggior di canali stereo. Tutto ciò giova anche alle chitarre di Hackett che risuonano più nitide e meno affogate dagli altri strumenti. L'assolo finale di The Lamia ad esempio è molto più incisivo. Va quindi dato atto a Nick Davis di aver arricchito il pacco più che averlo soltanto modificato, permettendo all'orecchio di ascoltare anche strumenti mai uditi prima (ad esempio quel violoncello che qua e la spunta).
In definitiva un cofanetto consigliato sia a coloro che intendono avvicinarsi al gruppo sia ai loro fan. Se infatti i primi potranno gustarsi un prodotto degno del nome Genesis, i secondi scopriranno una serie di piccole chicche nascoste.
Voto 9