lunedì 24 gennaio 2011

Sampdoria vs Juventus 0-0 – Del Neri per caso

Con questa Sampdoria si poteva e si doveva vincere, tanto più perchè nelle prossime due sarà proibitivo farlo, la realtà delle cose ci dice invece che, al di là delle occasioni sciupate clamorosamente dal febbricitante Del Piero e dal raccapricciante Amauri, due formazioni senza attaccanti sono destinate a condurre una gara dura a centrocampo e sterile in attacco. 0-0 è quindi il titolo di questo film dal copione scontato. In casi come questi solo la fortuna può darti una mano, ma il jolly già sprecato domenica scorsa col Bari non consente repliche quest’anno.
L’immobilismo kafkiano di questa dirigenza scrive un nuovo capitolo. A torto o a ragione, nella gestione del momento, nessuna illusione e concessa ai nostri tifosi. Squattrinati e decimati ci si avvia verso la stessa stagione che c’eravamo lasciati alle spalle, con opzione per il futuro, visto che la mancata qualificazione in Champions ci porterà a rivivere lo stesso anno l’anno prossimo. Che cosa dovrebbe spingere a discutere d’altro? Non so Del Neri, al di là dalle parole di circostanza delle interviste, quanto sia soddisfatto di aspettare la ripresa fisica di giocatori utili ma non decisivi, parcheggiati in infermeria. E intanto Luis Fabiano altrove mette a segno la sua tripletta.
E ci chiediamo per quanto ancora dobbiamo subire umiliazioni da parte di avversari e giornalisti come quel Volpi, che ancora è li a straparlare, sciorinando analisi che ancora ci offendono e restano impunite. In quest’Italia in cui qualsiasi mistificatore può sentirsi padrone della verità, soltanto in base a congetture di parte, anche i calciatori e il tecnico sembrano aver gettato la spugna. Lo si percepisce dalle interviste, tutti contenti per un punto strappati  Marassi, reazioni di chi sapeva che l’unica alternativa era perdere.
Il campo però ha detto altro, due squadre senza attacco protagoniste di una brutta partita. La Samp di ieri poteva essere battuta da chiunque, guardate cosa riusciamo a fare con l’ingresso di Martinez, tutt’altro che irresistibile e per buona parte anche senza Pazzini. Ma se a loro va bene così davvero non c’è che dire… nel senso che non ho più parole…

domenica 16 gennaio 2011

Juventus vs Bari 2-1 – due scogli prima di affrontare il mare aperto

Dopo la settimana disastrosa del dopo festività natalizie, evitiamo un’ulteriore sciagura, lasciando la classifica (quasi) immutata, se non calcoliamo la vittoria che i nerassurdi andranno a prendere mercoledì in quel di Cesena. Le romane, sempre brave a lamentarsi, ringraziano i rispettivi arbitri e restano avanti. Noi invece portiamo a casa solo il risultato, perchè sotto il profilo del gioco confermiamo tutte le più funeree previsioni. Le pezze messe alla bisogna si son dimostrate sterili, come d’altronde si sapeva, e dobbiamo ringraziare le fiammate di Del Piero e Aquilani per averla vinta sugli ultimi.
Al di là dei due porti conquistati nella tempesta, il momento nero e tutt’altro che lontano, e lo si è visto anche oggi. Sempre in affanno e frettolosi, desiderosi di opporsi ad un destino e ad una sotto condizione che sembrano troppo forti per poter essere contrastati. Di fronte c’erano stavolta Catania (in coppa Italia) e Bari, forse le formazioni migliori da affrontare in questo momento, visto che il Catania non aveva nulla da chiedere a quella coppa e il Bari faceva parlare la sua classifica. Chiaro però che questa seconda condizione non poteva essere sufficiente a farci sperare, infatti è stata quella che più ci ha fatto soffrire. Ma davvero con questi uomini non potevano fare di più.
Il futuro non è promettente neppure sotto il profilo del prossimo del progetto per il fine stagione. Il mercato da outlet non potrà offrir null’altro che un movimento inutile di uomini. Floro Flores… chi crede in lui crede in babbo Natale. E poi ci si viene a dire che Fabiano e Forlan non possono arrivare perchè costosi (25 milioni, tanto quanto abbiam pagato Diego per poi venderlo a 12) facendo finta di ignorare il fatto di essere attualmente lontani dagli introiti che una qualificazione in Champions procurerebbe, e voltandosi dall’altra parte per non vedere che la mancata qualificazione alla stessa sarà per noi una sciagura ben peggiore di un bilancio in rosso, che può essere ricolmato coi risultati. Lungi da noi dunque il pensiero di pensare a questo scoglio un riparo dalla furia delle acque, sempre più alte.

domenica 9 gennaio 2011

Napoli vs Juventus 3-0 – Juventù Bruciata

Siamo una squadra senza ideali, senza principi e senza dei, Dimezzati nel fisico e nella testa, che annualmente si trascina come un vagabondo senza patria. I nostri nemici banchettano sulle nostre rovine, e più sono acerrimi più si accaniscono. Le nostre giornate sono scandite dall’umiliazione e dall’impotenza. Le nostre grida restano inascoltate e gli sciacalli sono i re del mondo… E questa in sintesi la situazione juventina dal 2006 ad oggi. Come si fa ad avere speranza nel futuro? Come si può credere nell’esistenza del vento del cambiamento?
Se c’è una cosa che odio davvero e continuare a dire l’avevo detto. Moderna Cassandra che da quest’estate rimane inascoltata per la cecità dei suoi tifosi più illusi e per i sorrisini di chi furbamente sa ma nasconde. Danza intorno al fuoco Ferrara, che da inizio stagione rimane insuperato nel confronto di punti col lo scorso anno, quasi ci avesse lanciato la sua ultima maledizione.
La partita di oggi e di nuovo una partita inesistente, come tutte le partite che in questi anni si sono perse. Persino la sconfitta richiederebbe una sua dignità, che questi uomini non sanno neppure che significhi, perchè figli di questa nuova juve senza onore. C’era una volta il gol della bandiera, c’era una volta la sconfitta scappata per sfortuna o comunque venuta anche se si era dato tutto. Lo svantaggio che ti tirava fuori il cuore e il fiato, il mollare mai fino alla fine. Tutte cose morte e sepolte.
Del Neri ne sbaglia un’altra, ma questa volta in maniera clamorosa. Dopo la disfatta col Parma, celata da alibi quasi perfetti, quest’oggi partiamo con Toni ed Amauri, una premessa che è tutto un programma. Con Traorè ennesimo bidone e con Grygera messo alla bisogna, entrambi colpevoli per tutti e tre i gol. Non avremmo mai nemmeno lontanamente potuto pareggiare, con un inizio del genere. Tutto troppo facile per chi non avrebbe dovuto neppure parlare. Sempre gli stessi, ogni maledettissimo anno.
Ed ora che tutti iniziano ad accorgersi che la disfatta è vicina per l’ennesimo anno cosa potranno fare? sedersi su un masso e guardare la casa bruciare.

giovedì 6 gennaio 2011

Juventus vs Parma 1-4 – Melofania

Se esistesse la sorte adesso sarebbe lì ad ammazzarsi dalle grasse risate, poiché non è vero che il calcio è uno sport imprevedibile, a volte ci son segnali inequivocabili di come le cose son destinate ad andare e di solito si manifestano quasi subito. Mettete ad esempio l’infortunio di Quagliarella, l’unico che fa qualcosa in attacco, ha lasciato subito presupporre che la partita sarebbe stata dura da vincere, ma quando Melo compie quella bestemmia tattica e si fa espellere allora si poteva esserne certi… avremmo perso! Ed era solo il 15’ del primo tempo. La partita si potrebbe anche riassumere tutta in questa poche righe, senza usare tanti giri di parole. Il gesto sconsiderato di Melo ci costa molto più che una sconfitta,  in una classifica ormai che annaspa a pochi giorni dallo scontro col Napoli.
In una partita del genere, in cui ti va tutto storto, giocare col cuore può essere deleterio se lasci il cervello a casa. Ma c’è anche da dire che questa squadra, per la seconda volta consecutiva ormai, dimostra di non poter giocare le partite in inferiorità numerica. Colpa della deficienza tattica di Del Neri, incapace di far fruttare moduli diversi dal suo canonico 4-4-2, ma anche sarà della scarsità di una formazione con pochi giocatori da differenza. Per dipiù oggi Krasic e Aquilani han girato male. Persino gli episodi ci remano contro, con due splendide parate di Storari vanificate dal successivo gol subito.

Se è vero che piove sempre sul bagnato oggi è stata un’alluvione. Perdiamo partita Quagliarella e dignità, visto che il Parma (squadra tutt’altro che rivelazione quest’anno) viene di nuovo a banchettare a Torino nella più classica delle disfatte di questi ultimi tempi. Venite a Torino, vendicatevi e prendete la vostra bambolina. Quest’oggi i vincitori del nostro tradizionale concorso sono Giovinco e Palladino- In particolare Giovinco e li che continua a farmi dire, ecco, l’avevo detto. Colui che insieme a Diego grida ancora vendetta per la sua esclusione da questa rosa. A fine partita i Parmigiani ci deridono come dei maccheroni, giochicchiando stucchevolmente. Porteranno a casa il loro trofeo annuale mentre a far ridere gli atri ci penseremo noi, senza che questi altri se lo siano minimamente meritati moralmente.

Con un attacco del genere ormai siamo alla frutta, e non perso si possa si riesca a metter una pezza col mercato di Gennaio perchè, diciamoci la verità, sono le stesse cose che dicevamo a Giugno. Un anno dopo siamo ancora con gli stessi punti dello scorso anno e di questo passo la maledizione non sembra cessare.

giovedì 30 dicembre 2010

Phil Collins a Planet (1996)



Ipse dixit... Intervista di Phil Collins a Planet. Molte cose sono cambiate da allora e molte sono state smentite dal tempo. Come ad esempio la Reunion coi Genesis, il nuovo matrimonio e la successiva separazione che lo ha riportato di nuovo sul lato oscuro della luna, per quanto riguarda il suo modo di fare musica e le sue priorità...

lunedì 27 dicembre 2010

messaggi sub(do)liminali 2... la piaga della droga nella musica rock



Da sempre, nel corso della storia del rock, la piaga della droga ha falcidiato la vita e i cervelli di molti artisti. Ne diamo qui testimonianza con un aneddoto... le storie ivi contenute non sono frutto della fantasia dell'autore, ma bensì sono palesemente... false. All'antidoping il responso finale...

Per riddere un po'

domenica 19 dicembre 2010

Chievo Verona vs Juventus 1-1 – Ci hanno preso di nuovo ber gonzi

Una vittoria gettata al vento anche per la decisione di chi, l’arbitro Bergonzi, anni fa fece di peggio contro di noi, proprio quell’arbitro che regalò due rigori al Napoli oggi ne da un altro al Chievo. Meno male che tra Storari non è Buffon (tutt’altro che saracinesca dagli undici metri) e para. Poi con una perla di Quagliarella, che gol semplici non ne sa proprio segnare, passiamo in vantaggio e sembriamo poter gestire il vantaggio. Fino all’inizio del secondo tempo, quando ancora lui, l’innominabile, già squalificato per alcuni mesi a suo tempo, inventa un’espulsione per penultimo uomo e la partita è segnata. Con l’organico attuale infatti non possiamo proprio permetterci di rimanere in dieci. Con uno Iaquinta del genere, generoso si ma goloso anche, con tutti questi gol già fatti che si divora non si può pensare di imbastire un contropiede vincente. L’espulsione costringe infatti Del Neri a togliere via via gli uomini decisivi. Fuori Quagliarella e Krasic si moltiplicano in campo, sul finale, i difensori. Mossa però inutile perchè dopo l’assedio il Chievo trova lo scontato pareggio.
La fortuna, strozzina, si riprende indietro il prestato della partita con la Lazio, con un interesse elevato, dato che Iaquinta e Krasic si divorano il raddoppio e il gol del pareggio coincide con il vantaggio del Napoli, ormai fastidiosamente favorito dalla stessa dea bendata. Allora speriamo che qualcuno gli amputi anche le mani, sì da non permettergli più di far ancora favoritismi in un senso. Anche la Lazio gode dello stesso credito e siamo quarti. Ed eccoci con il centesimo 1-1 stagionale, snervante, tedioso. E andiamo avanti con quest’altalena del cavolo, alternando buon umori ad incazzature, con un Natale rovinato e con gli onesti che si gingillano giochicchiando con in mano la coppa del terzo mondo.
Gennaio è da scrivere, vero, ma dovremo farlo di nostro pugno. Con un mercato inesistente e senza un deciso cambio di rotta in difesa il sesto posto è li ad un passo, visto che la folla è tutta lì come gli scrocconi ad un banchetto di inaugurazione.

lunedì 13 dicembre 2010

Juventus vs Lazio 2-1–Crazy For Krasic

Alfa e Omega, inizio e fine, sembrava di nuovo tutto buttato via con l’ennesimo pareggio interno contro una diretta contendente in classifica, arriva una vittoria insperata. Subito in vantaggio dal 2’ non gestiamo e subiamo un gol per una papera della difesa, alias portiere. Poi alla fine proprio una papera del portiere avversario ci regala una vittoria, grazie all’insistenza di un uomo, Milos Krasic, che per tutta la partita punge su quella fascia. La furia Serba ci doglie dunque d’impaccio e sale sull’olimpo degli idei del calcio, facendoci digerire un po’ il frettoloso sbolognamento di Diego, che invece un anno fa non fu così decisivo… Sospiro di sollievo!

Questa Juve non sarà forse ancora l’anti-Milan, ma di certo non hanno diritto di dircelo i Laziali, che invece hanno rinunciato per tutta la partita a giocare, sperando di strappar via un punto. Vittoria meritata strappata con la coda, ne rende testimonianza il tabellino alla voce tiri in porta. Avessimo un finalizzatore più implacabile d’avanti avremmo messo a segno una decina di gol in più, a dimostrazione del fatto che il problema non è il gol (siamo il miglior attacco con 31 gol, 2 a partita) ma la facilità di trovalo. Questo è il cruccio sul quale dovremmo concentrarci stasera. Va bene infatti gioire per simile vittoria ma pensare al fatto che poteva anche non venire per tutto quello che abbiamo sprecato.

Il caso Buffon è più mediatico che funzionale perchè prematuro. Una squadra come la Juve deve pretendere il meglio da qualsiasi giocatore e deve schierare sempre la miglior formazione possibile. Se si giudicano improprie le dichiarazioni di Del Neri sul numero uno bianconero, la risposta del procuratore di Gigi non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco. Siamo sicuri che al suo ritorno dopo tanti mesi si riconfermi subito il superman che era? Piuttosto il suo reinserimento dovrebbe essere dosato e senza pregiudiziali dii simpatia. Chiaro che Storari è più ben visto dall’allenatore che l’ha avuto lo scorso anno alla Samp, ma non si può accantonare un portiere che fino ad ora ha fatto bene. Che prevalga allora il buonsenso e la freddezza di una grande società, senza lotte intestine.

lunedì 6 dicembre 2010

Catania vs Juventus 1-3 – fantasmi scongelati

Doveva essere vittoria e vittoria è stata, perchè se fosse stato l’ennesimo pareggio sarebbe stato davvero deleterio per la classifica, qualsiasi sarà alla fine. Come ancora congelati dalla nefasta spedizione in Polonia, i bianchi pupazzi di neve juventini zampettano in campo per 15 minuti subendo le iniziative della squadra di casa. Tutto sembrava andare da tutt’altro senso, Aquilani e Krasic parevano ancora in ombra, poi il clima mediterraneo di Catania fa forse la sua parte e il processo di scongelamento ha inizio.
Pepe apre le danze, grazie ad un cross dalla destra di Iaquinta, ma nemmeno il tempo si esultare che il Morimoto fortunosamente pareggia, su zuppa della difesa alias Grosso. L’incubo dell’ennesimo pareggio aleggia ancora sulle nostre teste, tanto più che il bianco delle maglie oltre a richiamare la neve richiama i nostri cari fantasmi, quelli dei gol non gol, che ormai da un secolo fan discutere e che volutamente qualcuno non vuole risolvere, visto che i sensori ci sono da tempo. Quagliarella poteva cosi realizzare una tripletta e balzare in testa alla classifica marcatori, suggellando la sua prestazione assieme a quei due splendidi gol. Bene fa Del neri a togliere uno spento Aquilani per Sissoko. Sulla destra Alvarez rischia la pazzia per correre dietro a Krasic e più volte lo atterra non vedendo mai il giallo.
Una pecca quella dei gol mangiati che ancora fa incazzare i tifosi più esigenti, pensando anche al fatto che siamo lo stesso il migliore attacco con 29 gol. Iaquinta, Del Piero e Krasic e altrettanti gol già fatti ma non realizzati, cronaca di un risultato che poteva essere strabordante. Un anno (5/12/2009) vincevamo con i cartonati dell’inter salendo a 30 punti (3 più di oggi) a –5 dalla vetta poi fu solo abisso, oggi espugniamo il Massimino, che era imbattuto da un po' di tempo e siamo a sei punti dal Milan. meglio o peggio? Ce lo dirà la prossima con la Lazio seconda, vergognoso sciopero permettendo.

giovedì 2 dicembre 2010

Lech Poznan vs Juventus 1-1 – Dopo 10 anni l’acqua si è tramutata in neve

Le regole del gioco del calcio diventano sempre più degli optional che puoi scegliere di inserire o meno in una partita a seconda del suo costo, proprio come accade per le automobili. Abbiamo assistito all’equivalente europeo della disfatta di Perugia del 2000, dove si gioco nuotando e si perse lo scudetto, oggi sotto la neve lasciamo una delle Europa League (coppa UEFA) più assurde della nostra storia. E pensare che poi gli stessi calciatori scioperano per futili motivi. Guarda un po’ se mi tocca dar ragione a Cellino che disse, perchè non scioperano per gli orari e, aggiungerei, per le sceneggiature di un calcio sempre più pieno di partite, spalmate senza rispetto per tifosi e salute, che si fan beffe di regole come impraticabilità di campo e contemporaneità sportiva dei risultati. Ci han riempito la testa (e non solo) con la storia delle ammonizioni pilotate pre e pro Juve (peraltro smentite dalle udienze e dai processi) e poi la UEFA combina una sola giornata di squalifica a Mourinho, per la più penosa e sfacciata delle partite con cartellini autopilotati. questo è il calcio moderno, una cosa che appassiona sempre meno i cuori degli sportivi più intelligenti.

E’ chiaro che per la somma delle partite (5 pareggi) qualsiasi squadra avrebbe meritato di uscire fuori, non deve essere un alibi la partita di oggi, perchè si è dimostrato ampiamente che questa coppa non la si è mai amata. L’ho detto e lo ripeto, questa forma di snobismo mi ha sempre dato sui nervi, checché ne dicano i giocatori e il tecnico non vincere neppure una partita per sbaglio, significa che l’impegno non è stato sufficiente. d'altronde anche i tifosi son stati freddini nei suoi confronti, ma a loro dico, in questi tempi di magra ma come fai a buttare via quello che hai? E non venite a dirvi che sarà un bene per il campionato perchè non ci credete neppure voi. In campionato l’andamento è lo stesso, cioè pareggite acuta, e ogni pareggio oggi giorno è una solo una sconfitta mascherata.

Questa squadra sciupa l’impossibile sotto porta? non può andare lontano neppure un mediocre campionato come quello italiano. Stasera ancora una volta passiamo in svantaggio in avvio, divoriamo gol già in porta e alla fine torniamo a casa con un inutile pareggio. Perseveriamo come diavoli in ogni partita fregandocene di imparare dagli errori. Chiaro che in una situazione di campo tale i calciatori sono ingiudicabili, giudicabile è invece l’intero cammino e i tentativi patetici della vigilia di attaccarsi a queste ultime due partite per qualificarsi. Ma intanto noi continuiamo a ragionare come una provinciale, così come per anni snobbando la Coppa Italia continuiamo a restare ad un paso dalla stella d’argento. Dove è finita la squadra che vinceva tutto, anche le cose inutili? dove sono finiti i tifosi che volevano vincere anche le amichevoli?