lunedì 17 ottobre 2022

Gli Anelli del Potere - serie TV - prima stagione (2022)


Discussa, chiacchierata per settimane, mesi. Vittima di critiche preventive spesso pretestuose (gente che minacciava di gettarsi tra le fiamme del Monte Fato per qualche annunciato cambio di etnia: molti fan di Tolkien si considerano una specie di setta cultrice di un tomo Sacro), a volte invece molto più sensate (cosa puoi raccontare sulla Seconda Era se hai i diritti solo sul Signore degli Anelli e le sue appendici?). Oggetto del review bombing più sfrenato e sfacciato, tanto che IMDB ha perfino bloccato per qualche tempo i voti per arginare in qualche modo una delle pratiche più stupide e autoinvalidanti della storia (se migliaia di persone, o la stessa che vota più volte, affibbia 1 come voto ad un'opera, ottiene come effetto solo quello di rendere il voto del pubblico scarsamente rilevante).
Altri ancora hanno bollato la serie come una brutta copia dei film di Jackson che "loro si che erano fedeli al romanzo". Beh, insomma, quel Tom Bombadil che sta ancora lì ad aspettare di essere anche solo nominato o Legolas che surfa sugli orchi (le prime due cose che vengono in mente tra le tante) non sono esattamente su scala 1:1. Ma nel 2001 internet era ancora molto acerbo e al massimo ti beccavi qualche commento al cinema o in strada di qualche nerd sbuffante, spesso molto molto orientato a destra: eh, altra assurditá italica, la politicizzazione di qualsiasi opera che in realtá di politico aveva molto molto poco. E dire che bastava ricordarsi la trama per quello che era, invece che cercare improbabili associazioni mentali, per accorgersene. Ma c'è chi nel Signore degli Anelli ci ha perfino visto un'allegoria della Bibbia (e qualche spunto indubbiamente c'è, spunto però), quindi neppure alcuni estremismi religiosi ci si sono stati risparmiati.
Alcuni si sa, hanno la fissa di cercare segnali e metafore anche laddove non ce ne sono.

Insomma i film qualche critica dai fan più oltranzisti la ricevettero pure, ma era un'epoca nella quale gli estremismi facevano molto meno rumore ed erano relegati a puro fanatismo da guardare sempre da una certa distanza.
Ormai comunque a distanza di oltre 20 anni la trilogia di Peter Jackson è stata consegnata ai posteri così com'è (giustamente) e nessuno si sognerebbe di metterla in discussione. Il tempo è l'unico giudice in grado di dare ad un'opera il giusto peso (avete presente il floppissimo, all'epoca, Blade Runner? Ecco).

Gli Anelli del Potere quindi non è stata e mai sarebbe potuta essere una serie come tante. Giá dal suo annuncio in pompa magna i Nazgul erano lì, pronti ad avventarsi sulla preda. D'altronde se si parla della serie più costosa della storia, tratta da uno dei libri più famosi della storia, non poteva essere altrimenti.
Ma attraversata la coltre delle Montagne Nebbiose, cosa ci abbiamo trovato? Come si presenta poi in effetti questa serie? Le critiche avevano un senso? Oppure si tratta effettivamente di un'opera destinata a cambiare per sempre la serialitá?

domenica 16 ottobre 2022

#SerieA 22/23 10ª #TorinoJuventus 0-1 – in fondo siete tori, non cani e porci





Rompo subito la promessa che mi ero fatto sul prendermi una pausa dal commentare la Juve, solo perché sia messo agli atti che il Toro non è stato capace di batterci neppure stavolta. Fossi un loro tifoso mi vergognerei ad aver perso questo derby, più di Agnelli dopo Haifa. Mai come questa volta, infatti, ci avevano creduto davvero. I presupposti per vivere un derby da protagonisti erano tutti lì per loro: una Juve a pezzi, piena di ammutinati e ammaccati. Un allenatore meno popolare di un gatto in un canile. In casa e con la tifoseria avversaria che contestava la propria squadra e la propria dirigenza. Insomma, una situazione da cogliere al volo come le chiavi della macchina che ti gettano dal balcone di casa. Ma sapete come si dice? Anche un orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno e voi ci avete beccato giusto nell’ora sbagliata dell’anno.

giovedì 13 ottobre 2022

Spiritfarer - ovvero Caronte simulator


Il tema della morte è stato affrontato raramente, con cognizione di causa, nei videogames. Di morti ce ne sono a fiumi in ogni videogioco, molto spesso si tratta di poligoni da distruggere, privi di qualsivoglia caratterizzazione o umanizzazione, altre volte si tratta di personaggi fondamentalmente malvagi perchè è stato deciso che fossero così giá a priori. Nazisti, terroristi, fanatici, assassini, ladri, persone insomma che non abbiamo alcune remora a fare fuori, anche perchè molto spesso resi costantemente sopra le righe e detestabili.
Altre volte invece la morte riguarda personaggi principali, in un particolare momento della trama, e spesso questo funge da "momento commovente" magari come spunto per una probabile vendetta del protagonista. Ma un'opera nella quale lo scopo finale da raggiungere è assistere alla morte dei personaggi non giocanti? Che "ricompensa" è? "Sai che noia". Lo scopo di un prodotto videoludico non è sempre quello di divertire (anche se molti lo pensano, sbagliando), a volte è quello di fare riflettere (di walking simulator basati solo allo scopo di emozionare c'è ne sono a bizzeffe), ma si può scegliere di costruire un gioco sulla riflessione e l'emozionalitá senza rinunciare affatto agli aspetti più ludici dell'esperienza? Spiritfarer ci dimostra che non solo si può, ma si può anche farlo bene.

martedì 11 ottobre 2022

#UCL H4 #MaccabiHaifaJuventus 2-0 - GAME OVER

In tutti questi anni di blog, nessuna Juve mi aveva fatto arrivare ad una decisione simile. Poiché ormai trovo perfettamente inutile continuare a commentare l’incommentabile. Qui non si tratta più di sostenere la propria squadra ma di quanto rispetto la propria squadra ha verso i propri tifosi. Il rispetto lo si dà riconoscendo i propri limiti nei periodi di difficoltà. Si può anche perdere tutte le partite che volete e uscire da tutto, ma alla fine si deve essere sempre disposti a voler cambiare le cose. E mi dispiace, ma questa società non ha alcuna intenzione di risolvere i propri problemi. Poiché in pensieri, parole, opere ed omissioni questa società ha stasera dimostrato di non voler risolversi e lo ha detto a gran voce. 
Non dico che una squadra di calcio debba sempre vincere ed essere vincente, non sarebbe umano, ma rinunciare a prendere decisioni per mantenere soldi e poltrone e tipico del più schifoso costume italico del tutti responsabili nessun colpevole. L’ha detto a chiare lettere Agnelli stasera, fingendo di vergognarsi mentre ci sputava in faccia. Sarebbe stato molto meglio un rumoroso silenzio che parlare per non dir nulla. Non c’è stata, nel corso di quest’anno, una sola parola che non abbia buttato ulteriore benzina sul fuoco. Da Arrivabene ad Allegri e per finire ad Agnelli. AAA la pazienza è finita. 

Ora la parola deve passare ai tifosi. Dobbiamo dimostrare che non ci stiamo con azioni concrete. E l’azione più concreta e quella di smettere di seguire questa squadra. Una bella pausa di riflessione pacifica. Stadium vuoto e TV spente. Ci rivediamo il prossimo anno, più tifosi di prima, ma adesso basta. Quando è troppo e troppo anche per il più praticante e fedele dei tifosi. Se è vero che il calcio è passione ci state togliendo la passione di seguire il calcio. Agnelli sta distruggendo 10 anni di carriera e vittorie per un capriccio testardo. La sua presunzione ormai sta portando a picco questa società anche a livello economico. Se infatti costa cacciare un allenatore quanto costa gettare via una stagione intera ad Ottobre? Quanto costa far fare la storia a Monza e Maccabi e chissà chi altri? Mi dispiace per chi dice che bisogna tifare e sostenere la squadra sempre e comunque, c’è un limite a tutto, persino al più grande degli amori.

È giunta perciò il tempo di una pausa di riflessione disintossicante. Se non vogliamo perdere la fede ogni tanto bisogna allontanarci da Dio. Perché solo la lontananza può darci la dimensione della mancanza. E questo deve valere per i tifosi ma anche per la società. 

Questa rubrica perciò chiude a tempo indeterminato. Un mese, due… il tempo necessario per lavar via tutto il lercio che ci avete buttato addosso

domenica 9 ottobre 2022

#SerieA 22/23 9ª #MilanJuventus 2-0 – Nelle terre di Kitemmordor



Come i nani di Khazad-dûm, questa squadra sta scavando sempre più a fondo e sempre più avidamente nel “fegato” della montagna, per raccogliere il minghil, il leggendario minerale della figura di merda. Il Balrog è già lì che si dimena nel suo abisso di retrocessione, aspettando solo il giorno che si arrivi a lui per liberarlo. Gli elfi sono lontani, nelle loro continasse di cristallo, per nulla scalfiti dalle grida di bestemmia che si alzano dal basso della plebaglia tifosa.


giovedì 6 ottobre 2022

#UCL 22/23 H4 #JuventusMaccabiHaifa 3-1 – le vittorie di mezzo


Quelle con Bologna e Maccabi si potrebbero ribattezzare le vittorie di mezzo. Due vittorie obbligatorie, utili per il morale e per smuovere le classifiche, ma comunque due vittorie riempitive. Dopo Monza si sta cercando di tenere in piedi la baracca meglio che si può ma la reazione è ancora timida. Anche sotto il tappeto di vittorie come questa, nascosti male, i soliti problemi si affacciano.


mercoledì 5 ottobre 2022

Dhamer: Mostro - La storia di Jeffrey Dhamer - Miniserie (2022)


Prima che diventasse eccessivamente inflazionata e priva della potenza delle prime stagioni, American Horror Story fu, a suo modo, una delle serie TV più interessanti e ingegnose. Anche perchè portava sugli schermi televisivi un genere, l'horror, che all'epoca era ancora poco presente sul piccolo schermo e che (assieme a quel The Walking Dead arrivato solo qualche mese prima) contribuì a sdoganare.
Il suo formato da serie antologica gli permise di affrontare nel corso delle stagioni tanto tipi diversi di orrore, dalle semi-leggende metropolitane ad eventi invece molto più reali e agghiaccianti, spesso aventi ad oggetto degli efferati assassini. Quei serial killer che su Netflix hanno spesso trovato spazio attraverso le tantissime docu-serie o telefilm rilasciate dal colosso di streaming. Ci si chiedeva quindi perchè i due percorsi non si fossero ancora incontrati.
Dhamer: Mostro - La storia di Jeffrey Dhamer (o più semplicemente Dhamer) non è una nuova serie di American Horror Story e allo stesso tempo lo è: non ne ha il nome ma ne contiene l'essenza iniziale, la "cattiveria", la sovversivitá, la capacitá di sconvolgere e scioccare, di far discutere e innescare polemiche (la storia del "mostro di Milwaukee" è piuttosto nota ma mai ci è stata raccontata così profondamente dal suo punto di vista, con una tale capacitá di immersione nella sua psiche).

lunedì 3 ottobre 2022

#SerieA 22/23 8ª #JuventusBologna 3-0 - La slot si interrompe

 


Caro Thiago Motta ti è andata male. A sto giro questa slot machine rotta non ha distribuito premi. Lo so, ci vuole una bella sfortuna nel non essere riuscito ad approfittarne anche tu, come gli altri cani e porci che ti hanno preceduto. Sei arrivato un po’ tardi, o forse soltanto nel momento sbagliato, e hai sborsato tutto quello che avrebbe dovuto sborsare il Monza, se non fossimo andati lì a fare campagna elettorale per Berlusconi.

venerdì 30 settembre 2022

Cyberpunk Edgerunners - miniserie (2022)


Cyberpunk 2077, come noto, si è rivelato un flop clamoroso. Tantopiù clamoroso perchè CD Projekt era stata forse l'unica casa produttrice di videogames a contrastare, con The Witcher 3, l'egemonia di Rockstar nelle produzioni di più grande portata. Un mondo dove altrimenti le grosse produzioni si affidavano a modelli ormai obsoleti e ripetitivi (i numerosi cloni di Assassin 's Creed: tante cose da fare ma in modo estremamente ripetitivo e meccanico) o a mondi giganteschi e sterminati ma piagati da una miriade di bug e problemi tecnici che spesso compromettevano l'esperienza (i vari Fallout o Skyrim di Bethesda). The Witcher 3 invece rappresentava un connubio perfetto tra qualitá e quantità che solo in GTA e Red Dead Redemption erano stati raggiunti, anche se all'interno di un genere videoludico differente.
Cyberpunk 2077 doveva rappresentare insomma solo la consacrazione definitiva ( i DLC di The Witcher 3, lunghissimi e riuscitissimi non lasciavano dubbi: CD Projekt era una sicurezza) e invece...
Tra errori strategici (annunciare un gioco per le morenti generazioni di console quando era evidente che non potesse girarci), tecnici, comunicativi, la shitstorm ha di fatto distrutto tutta la credibilitá della casa produttrice polacca costruita in anni di duro lavoro. E nemmeno 2 anni di costanti patch, pezze, annunci hanno risolto del tutto la situazione. Un peccato, un grandissimo peccato perchè quel mondo, quegli scenari, quello stile avrebbero meritato sorte migliore. Ce lo conferma questo anime, Cyberpunk Edgegunners, ambientato proprio in quell'universo e quella cittá (Night City), che ha contribuito tantissimo a far recuperare a molti il videogame e a ridargli nuova visibilitá.

venerdì 23 settembre 2022

Narcosantos - Miniserie (2022)


Netflix crede fortemente nelle produzioni coreane, questo non è un mistero, tanto che nel corso degli ultimi anni da quelle zone sono arrivati cult come Squid Game oltre che film dall'inaspettato successo. Era solo questione di tempo prima che cominciassero spuntare pure i primi remake in salsa "k" (ed è in fondo anche una piccola rivincita dopo i saccheggi massicci ad opera di statunitensi ed europei delle opere orientali più famose): pensiamo ad esempio a serie come La Casa di Carta - Corea". E poi arriva questo Narcosantos. Giá dal nome potete immaginare da dove derivi l'ispirazione (anche se poi la serie in originale si chiama semplicemente Suriname, luogo dove sono ambientate la vicende, ma poco cambia). Ma qui oltre alla parola Narcos abbiamo quel "Santos" che ci suggerisce qualcos'altro, qualcosa di molto meno materiale. D'altronde, citando una celebre frase di Karl Marx, la religione non è forse l'oppio dei popoli? Perchè quindi non unire le due cose?