martedì 14 febbraio 2023

Shining Girls - Miniserie (2022)


Il tema della violenza sulle donne è purtroppo sempre tristemente attuale. Il mondo del cinema e delle serie TV l'hanno affrontato spesso, a volte anche scegliendo approcci totalmente inusuali. Pensiamo ad esempio al marveliano Jessica Jones e al rapporto tra la protagonista ed il suo villain, Killgrave. Senso del possesso che diventa "materiale" a causa di un potere soprannaturale, che permette all'aguzzino di tenere in pugno la vittima psicologicamente e fisicamente.
Shining Girls sembra esserne un mezzo clone. Sembra...prima che si mostri per quello che realmente è: un telefilm che gioca abilmente con i generi prima di mostrare la sua vera natura.
Impossibile però non scorgere fin da subito delle somiglianze tra i personaggi della vittima e del carnefice delle due serie: Kirby Mazrachi, un'archivista di un giornale di Chicago, è l'unica sopravvissuta di una serie di omicidi, compiuti da un misterioso serial killer che sembra avere delle "capacitá particolari" (a distanza di molti anni ha sempre lo stesso volto e in qualche modo sembra capace di prevedere il futuro). Dopo aver scoperto un dettaglio singolare e apparentemente assurdo decide quindi di mettersi sulle tracce dell'assassino, assieme ad un collega. Ma il mondo sembra congiurare contro di lei.

domenica 5 febbraio 2023

Caleidoscopio - Miniserie (2023)


Quello che rende un film o una serie TV memorabili quasi sempre non è ciò di cui ci parlano, ma il modo nel quale lo fanno. E' ormai quasi impossibile infatti trovare qualcosa che non sia mai stato raccontato, la bravura sta nel saperlo raccontare, inventandosi uno stile o un modo originale per concatenare gli eventi. Tutto deve combaciare ed essere importante, come tessere di un puzzle: inutili se prese singolarmente ma ognuna è essenziale per dipingere un unico quadro generale. E se invece partissimo dall'approccio opposto? Immaginate ad esempio un caleidoscopio: formato da pezzi di vetro o plastica di diversa forma e dimensione, che in base al modo nel quale vengono ruotati formano figure e immagini sempre diverse. 
E' questo il concetto che ruota (è proprio la parola giusta) attorno a questa serie TV, che di caleidoscopico non ha solo il titolo ma anche il metodo di fruizione che offre allo spettatore.
L'idea è semplice: perchè non far decidere allo spettatore l'ordine in cui guardare le puntate di una serie TV? Sará quest'ultimo quindi, a seconda di come sceglierá di disporre i vari pezzi, ad ottenere la sua immagine, il suo telefilm personalizzato, il suo personale Caleidoscopio.

In teoria quindi potreste partire dall'ultima puntata e procedere a ritroso verso la prima, come se giocaste a costruire un personale Memento, oppure potreste guardare gli episodi così come sono giá disposti (non in ordine cronologico), o magari potreste optare per un approccio classico, decidendo quindi un andamento consequenziale dei fatti. Vi piacciono i flashback e i flashforward selvaggi? E' una possibilitá. Volete partire dagli estremi della storia per poi giungere al centro? Siete liberi di farlo.
Potete insomma sbizzarrirvi con la vostra creativitá.


Ci si potrá fidare di loro?


Non è un caso che gli episodi non abbiano una vera numerazione o un titolo a se stante ma si caratterizzino invece per essere associati ad un diverso colore. Giá, come se fossero tinte di una tinozza alle quali attingere per dipingere il proprio quadro personale. 
La stessa Netflix ci ha giocato su, pubblicando sul suo Twitter ufficiale varie possibili opzioni di visione, che fanno virare la serie TV verso un approccio ora tarantiniano, ora da classica detective story o ancora alla Orange Is the new black. Ma naturalmente non sono le uniche opzioni possibili.

Il risvolto negativo? Per poter funzionare in ogni caso (qualunque sia la vostra scelta dell'ordine col quale vedere le puntate) la trama deve essere piuttosto semplice, priva di grandissimi colpi di scena o di trovate eccessivamente ad effetto. I singoli episodi devono poter raccontare un momento specifico, un particolare punto di vista, senza andare troppo oltre se stessi. Ecco quindi la trovata della rapina, che è uno dei canovacci più classici che si possano raccontare al cinema o in tv, diviso sostanzialmente in momenti ben definiti ed identificabili: la banda che si forma, la pianificazione del colpo, il colpo, le conseguenze post-rapina. Tutto qui. Il grosso lo fanno le interpretazioni degli attori (molto bravi e capeggiati dal sempre eccellente Giancarlo Esposito).


E' la vecchiaia, ho problemi di memoria, non ricordo in quale puntata siamo: lo abbiamo giá fatto il colpo?


L'operazione risulta quindi meno "interattiva" e impattante rispetto allo speciale di Black Mirror: Bandersnatch. In quel caso lo spettatore, attraverso il telecomando, sceglieva direttamente in che direzione far procedere gli eventi, manipolarli (anche se superficialmente), pasticciando con la trama a suo piacimento (come le vecchie storie a bivi su Topolino). Qui di fatto l'utente è comunque passivo rispetto alla visione: è vero che deciderá a suo piacimento l'ordine col quale muovere i pezzi, ma l'immagine che verrá fuori alla fine sará indipendente dalla sua volontá. Potrá decidere quali momenti esaltare o mettere in primo piano ma la storia avrá sempre e comunque le stesse conseguenze e lo stesso quadro generale. 


"Sta per arrivare l'FBI, abbiamo circa 30 secondi prima di essere circondati, c'è tempo, raccontami della tua infanzia, delle tue paure e delle tue fragilità"


Caleidoscopio si pone insomma un obiettivo: essere fruibile indipendentemente dalla scelta del singolo utente, essere apprezzabile e coerente a prescindere dall'ordine col quale far scorrere le puntate. Vuole offrire una forma di visione originale e sfiziosa, sopra ogni altra ambizione. Ma e' come se si preoccupasse più di funzionare a livello concettuale piuttosto che dal punto di vista contenutistico. 
Si può quindi dire che sostanzialmente riesce nell'intento che si prefigge. Basta questo però a renderlo un ottimo telefilm in quanto tale? La risposta è ardua. Dipende dalla sensibilitá di ognuno di noi, dalla capacitá di farsi avvincere dal meccanismo senza lasciarsi trascinare eccessivamente dalle proprie attese (avete scelto un ordine troppo pazzerello? Non lamentatevi se avete scoperto dopo 1 o 2 sole puntate come va a finire la storia, visto che come detto non ci troviamo di fronte ad una trama chissá quanto articolata). Caleidoscopio è insomma esattamente ciò che il titolo lascia presupporre: un meccanismo che dipinge scenari, non un dipinto ricco di sfumature.

PRO

- Idea di partenza sfiziosa e originale
- Buon cast capeggiato dal sempre bravo Giancarlo Esposito
- I singoli episodi raccontano solo una piccola parte di un quadro generale ma funzionano molto bene.

CONTRO

- Può fare storcere il naso a chi apprezza serie più lineari
- La trama di fondo è molto semplice e senza grossi guizzi.
- In questo caso il tutto non è più della somma delle singole parti 

Voto 7+

lunedì 30 gennaio 2023

Black Bird - Miniserie (2022)


Quanto ci manca una serie come Mindhunter. Ci manca a maggior ragione adesso che i telefilm che hanno per protagonisti i serial killer sono stati del tutto sdoganati e vanno per la maggiore. E invece la creatura di David Fincher ormai da qualche anno è chiusa in un cassetto, in pausa, non ancora cancellata e neppure in procinto di offrirci una nuova stagione. Troppo costosa per rinnovarla, troppo amata dalla sua (non troppo vasta) fan base e unica per poter essere cancellata. Resta chiusa in un limbo e tocca allora affidarsi a prodotti simili che ne riprendano lo stile. Non è facile però, perchè come detto, anche se viviamo nell'epoca delle serie basate sui serial killer, poche di queste hanno raccolto l'eredità di Mindhunter. L'approccio era infatti del tutto peculiare: non ci mostrava mai direttamente gli omicidi, il sangue o le canoniche indagini, ma cercava di entrare nella mente degli psicopatici, il loro modo di pensare, le loro fissazioni, le loro paure. I protagonisti provavano a relazionarsi con menti profondamente disturbate cercando il bandolo della matassa, l'innesco o il fine ultimo di quelle azioni efferate. A volte cercando perfino di empatizzare con gli assassini, per quanto possibile. Un approccio alle indagini più "scientifico" rispetto al 90% delle produzioni tekevisive appartenenti allo stesso genere. 
Black Bird è sicuramente tra le serie TV che per certi versi riescono a recuperare meglio quello stile, pur presentando notevoli differenze (si tratta sostanzialmente di un classico thriller carcerario). La miniserie di Dennis Lehane è un misto tra un classico dramma all'interno di una prigione e una indagine nella mente di un serial killer, da una prospettiva molto molto vicina, seppur non diretta. 

domenica 22 gennaio 2023

[Anteprima] 19ª #JuventusAtalanta [risultato farsa] – Ecco perchè #disdireSkyeDAZN Analisi ragiona


Per la prima volta nella storia di questo blog, aperto nell’ormai lontano 2008, pubblico un articolo prima di una partita, anziché dopo la stessa, per ragionare a mente fredda sull’opportunità di disdire la visione a quello che ormai (per la Juve soprattutto) sarà un campionato farsa. Non vedo quindi l’utilità di aspettare il risultato finale, né di questa, né delle successive gare da qui alla fine del campionato, dato che come si è detto si tratterà di una “pena afflittiva”, cioè qualsiasi sarà la rimonta per l’Europa o addirittura per la salvezza sarà poi modificata in corso d’opera a tavolino. Se quindi è già tutto scritto, che motivo abbiamo di vedere quello che succede in campo? Solo questo basterebbe a giustificare una disdetta salva portafoglio. Ma non voglio fermarmi a questo, perchè molti di noi potrebbero voler pagare per vedere le amichevoli. 

venerdì 20 gennaio 2023

#coppaitalia 22/23 ottavi #JuventusMonza 2-1 - Chiesa scaccia la monaca di Monza

 

Il minimo comune denominatore di questi ottavi è stata la sofferenza delle grandi contro le piccole. Fatto che ha portato anche all’eliminazione di illustri pretendenti al triplete, consegnandoci una seconda parte di tabellone ridicola, se raffrontata alla prima. L’inter ad esempio per un pelo non veniva suonata, non dalla nona di Beethoven, ma dalla nona di serie B. Avevi voglia a parlare di seconde linee in quel caso! Perciò non poteva essere da meno questa Juve miss soffrire-sempre-e-con-chiunque. Nel momento storico in cui ci troviamo, perciò, ancora una volta bisogna turarsi il naso e fare poco gli schizzinosi, soprattutto ricordando come era andata a Monza in campionato. 

mercoledì 18 gennaio 2023

The Staircase - Miniserie (2022)


Uno dei detti più famosi recita che "le bugie hanno le gambe corte", a simboleggiare che le menzogne hanno vita breve, vengono presto a galla, sono spesso subito smascherate. In realtà ci sono bugie che raccontiamo agli altri o a noi stessi che percorrono un sentiero molto più lungo e duraturo, che si legano ad altre bugie formando un castello di carte sempre più precario, come gradini di una scala che diventa sempre più ripida e lunga, ma noi continuiamo ad aggiungere gradini su gradini per mesi, anni, decenni. Poi uno giorno all'improvviso basta un piccolo passo falso, uno scalino malmesso e ci ci ritroviamo sull'orlo di una rovinosa caduta . E mentre siamo lì che stiamo cadendo nel vuoto in un istante proviamo a riflettere sul percorso che questo nostro mentire a causato, tanto da non riuscire quasi più a distinguere quale fosse in fondo davvero la veritá originaria.
E' su questa riflessione che è costruita questa serie con protagonisti Colin Firth e Toni Collette.

sabato 14 gennaio 2023

#SerieA 22/23 18ª #NapoliJuventus 5-1 – Venerdì 13

 

A volte ritornano. La stagione horror di questa Juventus non poteva non girare il suo episodio peggiore la sera di venerdì 13. Gli zombie sono tornati in campo da quella fossa che (materialmente in molti campi) è la panchina, dopo che per otto partite si era preferito dare spazio ai giovani, e si era pure azzeccata la mossa. A trent’anni esatti da un altro storico 1-5 (quello di Pescara) uno dei suoi protagonisti principali torna a giocarci contro. Quel Massimiliano Allegri che ormai è diventato per molti tifosi (nel bene e nel male) più importante della Juve stessa. La sua figura ha polarizzato così tanto la tifoseria che ormai non si tifa più la Juve, ma solo pro e contro Allegri e spesso non si ha nemmeno torto, dato che la Juve è ormai assente anche come società.

giovedì 12 gennaio 2023

The Tourist - serie TV (2022)


Paramount + cerca di prendersi una fetta dell'utenza interessata all'intrattenimento in streaming grazie soprattutto al catalogo di film a sua disposizione. Non per questo però rinuncia a cercare di offrire qualcosa di interessante anche dal punto di vista delle serie TV. Tra queste ci propone ad esempio The Tourist: un telefilm poco originale ma sicuramente godibile, che potremmo liquidare volendo sintetizzare all'estremo definendolo "il Fargo australiano". Per quanto comunque delle differenze ci siano è fuori di dubbio che l'influenza si noti e anche abbastanza sfacciatamente. Sicuramente nello sviluppo delle vicende e nelle atmosfere che cerca di evocare.

Se nel film dei fratelli Coen (e nell'omonima serie a questa ispirata) era la coltre costante di neve del Minnesota a fare da sfondo alle vicende assurde e criminose dei suoi protagonisti, qui invece non potremmo trovarci in un luogo più diverso: le immense distese desertiche dell'Australia. Paesaggi totalmente agli antipodi eppure capaci di dipingere allo stesso modo posti inospitali, ricolmi di segreti da celare, difficili da attraversare o dai quali fuggire. Se lì però era il contrasto tra il bianco della neve ed il rosso del sangue a creare atmosfere ovattate, qui sono il giallo e l'arancione ad essere squarciati da pennellate di morte, tra lunghissime strade apparentemente infinite e città desolate tra chilometri e chilometri di nulla. Ci si sente soli, abbandonati, piccoli, figuriamoci se nemmeno ci ricordiamo chi siamo, come il protagonista delle vicende di questo The Tourist. Solo, senza memoria e braccato da un misterioso assassino che, chissá perchè vuole fargli la pelle.

domenica 8 gennaio 2023

#SerieA 22/23 17ª #JuventusUdinese 1-0 – Vincere al’otto



Da agnostico mi sono trovato spesso nella condizione di dover spiegare quale fosse il mio concetto di fortuna e sfortuna, fede e superstizione. Ma quello che sta succedendo con i tifosi della Juve (spesso ormai solo sedicenti non praticanti) dopo otto vittorie consecutive e zero gol subiti, avrebbe davvero bisogno di un supplemento di spiegazione scientifica. Nella dimensione bianconera si è oggigiorno o solo bianchi o solo neri. Senza zone grigie la massa vuole importi una netta scelta di campo: sei allegriano o anti-allegriano? In tutto questo la Juve rientra poco o nulla. Come le stelle nell’oroscopo servono solo per parlare di amore, salute e denaro perché ormai abbiamo google maps per orientarci. Non si accetta un parere neutrale sull’allenatore e sulla squadra.

giovedì 5 gennaio 2023

#SerieA 22/23 16ª #CremoneseJuventus 0-1 – Esultanza analitica



Storicamente, il rientro dal panettone è sempre stato un atterraggio brusco. Molto di più di un inizio di campionato dopo un mondiale. Cosa ci saremmo dovuti aspettare, allora, dall’insieme delle due cose? Un atterraggio senza carrello, con piloti che pensavano ad altro mentre lo facevano. E’ per questo che non riesco a non guardare solo i lati positivi di questa vittoria, persino nel modo in cui è arrivata e contro chiunque sarebbe arrivata. Vincere all’ultimo secondo contro la penultima in classifica è qualcosa che può fare arrabbiare solo uno juventino superficiale.