Ci sono film che possono funzionare (ammesso che funzionino) solo a Natale. Quelle pellicole che se leggeste la trama in qualsiasi altro periodo dell'anno non potreste fare altro che svicolare a piè pari per la loro sconclusionatezza. E invece poi alla fine non si sa perchè in fondo si lasciano guardare. Sarà l'atmosfera, sarà il cast ricco di nomi importanti o magari sarà stata solo l'abbuffata delle feste che predispone alle buone intenzioni. Uno Rosso è solo uno dei tanti possibili esempi.
Prendiamo il plot: c'è un Babbo Natale, interpretato dal famoso anzianotto palestrato J.K. Simmons, che viene rapito giusto alla vigilia di Natale. Che sfiga. Ecco però accorrere l'addetto della sua sicurezza, una specie di elfone interpretato da Dwayne Johnson (fa già ridere) che assieme ad una strana organizzazione (che si occupa di salvaguardare in pratica tutte le leggende metropolitane e miti) cercherà di risolvere la situazione. Come? Assoldando un ladro/hacker sbruffone e cinico (uno che ruba perfino i lecca lecca ai bambini e non per modo di dire), uno insomma davvero cattivo (tanto che viene soprannominato lupo) che naturalmente non crede nel Natale e in Babbo Natale. Come andrà a finire? E giá, chissà come. La trama è questa in buona sostanza.