mercoledì 16 aprile 2025

Black Mirror - 7x02 - Bestia Nera


Vi è mai capitato di rincontrare, da adulti, il ragazzo che durante la scuola veniva bullizzato da tutti e di ritrovarlo poi profondamente cambiato? Sicuro di se, affabile, per nulla intimorito dalle relazioni interpersonali quando invece durante gli studi stava sempre per conto suo. Magari nel frattempo ha pure fatto un sacco di cose, ha fatto altri studi o è in rampa di lancio per una carriera lavorativa di grandi soddisfazioni e voi state ancora allo stesso punto o quasi. Magari viene pure a lavorare nella vostra azienda e vuole soffiarvi la promozione tanto agognata, se non lo ha giá fatto.

Un cambiamento che ha un che di soprannaturale, di irreale, di impossibile da spiegare razionalmente. O forse siete solo invidiosi e vi fate trascinare dalla fantasia?
E' in sintesi quanto accade anche alla protagonista della seconda puntata della settima stagione di Black Mirror, Marie, una giovane pasticcera che si ritrova di fronte una vecchia conoscenza dell'epoca della scuola, Verity. Se il bullo diventasse bullizzato, come reagirebbe? 

martedì 15 aprile 2025

Black mirror - 7x01 - Common People


Quante volte vi siete incavolati per l'ennesimo ritocco al rialzo della tariffa di un servizio in abbonamento? Quante volte vi siete sentiti presi per i fondelli dopo aver scoperto che il vostro piano (una volta standard) è appena diventato "pezzent & poveracc edition" con tanto di pubblicità e minori contenuti? Quante volte ancora dopo essere passati con una certa esitazione al piano Premium avete scoperto che dopo qualche settimana questo sarebbe diventato il nuovo "sfigato edition", con lo stesso prezzo ma il contenuto della versione inferiore? E ogni volta avete comunque inevitabilmente accettato il "ricatto". Ecco, immaginate se la stessa cosa avvenisse per le persone.

domenica 13 aprile 2025

Juventus 2-1 Lecce – 32ª Serie A 24/25 – Pasticciotto evitato


Farsi rimontare anche questa sul finale, dal Lecce di Giampaolo, in casa, dopo una partita dominata, in cui la nostra più grande pecca è stata quella di non aver chiuso in goleada, davvero sarebbe stata una grande bestemmia, altro che il patteggiamento di Lautaro Martinez. Visto il calendario di oggi, c'era una sola cosa da fare, vincere, a qualunque costo. Perciò al di la del fastidio che rimane per non aver infierito sull'avversario e non aver tolto alle pulci anche la tosse, quello che resta sono vittoria e prestazione.

venerdì 11 aprile 2025

Prime Target - serie TV (2025)

"A wise man once said
that everything could be explained with mathematics
He had denied
His feminine side
Now where is the wisdom in that?"
(Marillion - This Is the 21st century)

I Marillion, agli albori del secolo in corso, composero un pezzo che suonava come un' accusa ad un mondo che stava diventando sempre più cinico, calcolatore, freddo, privo di emozioni. Un mondo dove tutto può essere spiegato in maniera razionale e può essere calcolato o indicato da un numero o una formula, dove la magia della scoperta o la ricerca della bellezza nelle cose è svanita, dove ogni persona fa qualcosa soltanto per ottenerne in cambio un'altra. Una visione pessimistica e al limiti della distopia ma che conteneva molti spunti tristemente reali e che lo sono diventati a maggior ragione negli anni successivi. È fuori di dubbio infatti che i computer, gli algoritmi, le formule, i codici, siano ormai una componente fondamentale del nostro tempo e governino le nostre vite. Tutto (o quasi tutto) può essere quindi spiegato ed espresso da una formula e chi le conosce è in grado di avere in pugno i destini del mondo intero (alcuni tra l'altro ce l'hanno pure se propongono formule balzane e prive di qualsiasi fondamento, ma questa è un'altra storia assurda dei nostri tempi).
È da questo concetto che prende spunto Prime Target (gioco di parole tra "obiettivo numeri primi" e "obiettivo primario"), una spy Story sui generis, che ha per protagonista un matematico che scopre una formula in grado di distruggere potenzialmente l'intera economia mondiale. È in atto infatti una cospirazione che ha per oggetto i numeri.
 

lunedì 7 aprile 2025

Roma 1-1 Juventus – 31ª Serie A 24/25 – Nun se facemo male


Nel grande mischione per il quarto posto, la Juve non lascia ma nemmeno raddoppia. Una vittoria infatti le avrebbe permesso di agganciare l'Atalanta al terzo posto (in attesa di Bologna-Napoli), ma questo sembra essere il campionato delle occasioni perse. Un punto che serve a poco, se non per tenere (per ora) distante la Roma, ma una sconfitta sarebbe stata un mezzo disastro. Come ammette lo stesso Ranieri a fine partita: se non puoi vincere almeno evita di perdere.

mercoledì 2 aprile 2025

Reacher - serie TV - terza stagione (2025)

Pur appartenendo ad un genere (lo spionaggio) composto solitamente da trame intricate (ma in molti casi ingessate e noiosette), Reacher si è sempre distinta come una serie con un approccio più light: capace di bilanciare in maniera ottimale il lato da thriller cospirazionista con quello più adrenalinico. Questo anche grazie alla figura del suo protagonista: un omone palestrato ma che era contemporaneamente un investigatore perspicace. Già nella seconda stagione sì notava però un certo sbilanciamento a favore del lato più action delle vicende, mettendo un po' ombra il lato più deduttivo del personaggio principale. Si può dire in un certo senso che la terza stagione compie il passo definitivo verso il lato più testosteronico di Reacher, ormai un tutto e per tutto assimilabile ai vecchi eroi della serialità americana degli anni '80.

domenica 30 marzo 2025

Juventus 1-0 Genoa – 30ª Serie A 24/25 – Prima rondine

La prima di Tudor sulla panchina bianconera sa di rivoluzione totale, o quanto meno di netta discontinuità col recente passato. Svestita dello sterile possesso palla, del fondamentalismo tattico e col reintegro degli esiliati Vlahovic e Yildiz, dal primo minuto, la Juve vince in casa contro il Genoa. E su questo, per ora, ci si potrebbe benissimamente fermare con le analisi. Si è infatti ancora alla prima bozza, nemmeno del progetto futuro, ma del disegno che si cercherà di portare avanti, da qui alla fine, per cercare di raddrizzare la barca. 

lunedì 24 marzo 2025

Scissione - serie TV - seconda stagione (2025)

Dopo una prima stagione celebratissima e premiata da critica e pubblico (è diventata la serie più vista su Apple +) sono dovuti passare ben 3 anni prima di assistere al seguito di Scissione. Un arco di tempo molto lungo (ma non inedito per una serie di grande portata) che di solito fa rima con "non mi ricordo un caspio di quello che è accaduto finora", soprattutto se parliamo di produzioni molto complesse a livello di sceneggiatura e piene di misteri. Non è questo il caso, perché Scissione risultava geniale non solo nello spunto di partenza, originale e distinguibile immediatamente da qualsiasi prodotto di fantascienza, ma anche nel suo sviluppo. Il concetto di lavoro come unico scopo della vita che ne diventava espressione letterale, per poi abbracciare un mistero più grande che diventava un'analisi esistenziale. I protagonisti poi, tutti caratterizzati benissimo, erano dei microcosmi di emozioni, esplorati nella loro natura ambivalente: il loro "esterno" molto diverso dal loro "interno", speso in modo totalmente radicale (prendiamo Helly ad esempio). Questi 3 anni quindi sono sembrati molti di più a livello di attesa ma hanno intaccato solo in parte l'ottimo ricordo della prima stagione e l'hype per la seconda. Attesa ben ripagata? 

giovedì 20 marzo 2025

Bad Monkey - serie TV (2024)

Dopo i fortunati Scrubs, Ted Lasso e Shrinking, Bill Lawrence si sarà detto proviamo per una volta qualcosa di diverso. Famoso infatti per le sue commedie irriverenti ma "con cuore" (una delle caratteristiche che rende riconoscibilissimi i suoi prodotti) ha provato con Bad Monkey una sortita nel Thriller/poliziesco. Almeno nelle intenzioni. Perché se è vero effettivamente che la serie è un classico poliziesco, con l'investigatore sui generis carismatico col caso complesso da sbrogliare, lo sviluppo è comunque debitore delle sue serie precedenti. Ci troviamo insomma di fronte ad un ibrido, che a volte non riesce a trovare un suo reale equilibrio ma che (grazie alla consueta bravura dello sceneggiatore/produttore) arriva a costruire situazioni interessanti, seppur non nuove.

domenica 16 marzo 2025

Fiorentina 3-0 Juventus – 29ª Serie A 24/25 – DISERTATE LO STADIUM!

 

"Anche io ho vissuto questi momenti, stagioni storte e andate male. Ed è difficile quando si è coinvolti emotivamente come me, anche se cerco di essere sempre obiettivo nei commenti.  Quello che oggi risalta, ed è il segnale più grave, è che non c'è stata reazione. Quando non c'è una reazione ai colpi dell'avversario significa che sei proprio in uno stato molto molto basso. Questa non rispecchia minimamente lo spirito Juve, perché puoi vincere o perdere, però a testa alta. Oggi penso che nessuno dei giocatori in campo e neanche in panchina o chi è nella dirigenza possa essere sereno e dire di aver dato tutto. No, non c'è una reazione in campo e non c'è una reazione in panchina. I primi tre cambi sono stati tre difensori. Cioè  stai perdendo 3-0 e cambi tre difensori? Non può mancare una reazione quando sei preso a cazzotti. C'è un monotòno. ... La Juve ha preso sette gol in due partite. Non lo so, cioè ... C'è poco da commentare, ecco."

lunedì 10 marzo 2025

Juventus 0-4 Atalanta – 28ª Serie A 24/25 – Progetto umiliante

Un pugno in faccia a chi ancora credeva di cavare sangue da questa rapa. Il progetto Bolognentus continua a collezionare umilazioni storiche. Dopo essere uscita dalla Champions, ad opera di chi poi ne ha presi 7, in casa, dall'Arsenal. Dopo essere stata sbattuta fuori ai rigori da chi, molto probabilmente, l'anno prossimo giocherà in B. Nella partita delle illusioni di vetta fa registrare la peggiore sconfitta della storia dello J|Stadium. A Motta non restano che i propri fedayin, per lo più gente non strettamente mottiana ma anti-allegriana della prima ora, i quali non hanno ancora capito che dopo Max si poteva prendere un allenatore, invece di Frankenstein junior.

mercoledì 5 marzo 2025

Zero Day - miniserie (2025)

In informatica uno zero-day sta ad indicare una vulnerabilità ignota perfino allo sviluppatore di quel determinato sistema, attraverso un programma che è in grado di eseguire anche azioni che non sono consentite da chi quel sistema lo aveva progettato. Lo zero sta ad indicare il tempo del quale ha a disposizione da quel momento il produttore del software per risolvere il problema: zero giorno appunto.

martedì 4 marzo 2025

Juventus 2-0 Verona – 27ª Serie A 24/25 – Se pensi di non poterti fermare...


Per l'amor di Dio, se pensi di non poterti fermare dall'illuderti ancora una volta, fallo! Potresti anche aspettare, magari fino a domenica sera, dopo Juve-Atalanta. Però se vuoi illuderti, fallo! Io me ne guardo bene, senza fatti concreti. Il semi-silenzio dello Stadium ha fatto rumore. Io avrei disertato lo stadio, ma un messaggio è comunque arrivato a questa squadra. Se pensa che vergognarsi a parole, senza fatti concreti, basti, ha capito male. Fuori da tutto, il quarto posto non solo è l'obbiettivo minimo, ma potrebbe anche non bastare... ad evitarci altre figure di emme l'anno prossimo. 

giovedì 27 febbraio 2025

Juventus 1 (2 rig 4) 1 Empoli - Coppa Italia 24/25 - Vergogna? È tardi anche per quella

La mia iniziale intenzione era quella di lasciare il commento di questa partita ad una sola parola: Vergogna! Ma Motta mi ha anticipato. Finalmente l'ha fatto. Dopo mesi di interviste ripetute a paggagallo si è finalmente vergognato di questo scempio. Di questa sua mediocrità che spesso è stata anche peggio. Perciò ho deciso di scrivere due righe, col rischio di diventare io il pappagallo. Io quello che si ripete.

lunedì 24 febbraio 2025

Cagliari 0-1 Juventus – 26ª Serie A 24/25 – nessun Thiago è un'isola


Caro Adani, se "il calcio non è semplice", come mai le partite si somigliano tutte, o almeno quelle del tuo amico Thiago? Cagliari-Juve ha lo stesso leitmotiv di Juve-Cagliari dell'andata, con una sola, non trascurabile, variazione finale: la vittoria. Come all'andata, dopo una trama di venticinquemila passaggi, più del 70% di possesso palla e mezza dozzina di gol mangiati, restiamo attaccati al misero gol di Vlahovic. Spesso però il calcio è fatto di piccole varianti. Non il battito d'ali delle farfalle in Australia, ma piccole episodi che spostano tutto. Allora era il Douglas Luiz che causava lo stupido rigore del pareggio finale, ora il Luiz che salta il finale per infortunio e un rigore solare non dato a noi.

venerdì 21 febbraio 2025

PSV 3-1 Juventus – Playoff UCL 24/25 – la Juve è motta (in catanese)

Presi a pallonate dal PSV manco fosse il PSG. La stessa squadra che avevamo stracciato ad inizio stagione. Fuori ai sedicesimi! Altro che quarti! Erano 46 anni che la Juve non veniva eliminata in Champions dopo aver vinto all'andata. Altro record di Motta. Tutti abissi che, con la cacciata di Allegri, si pensava non avremmo più scavato, invece grazie a Motta li stiamo superando. Tra un po' troveremo il petrolio.

mercoledì 19 febbraio 2025

Dexter: Original Sin - Serie TV (2024/25)


Avete presente quando assistete al concerto della cover band di un vecchio gruppo che vi piace? Le musiche sono quelle (più o meno), i costumi sono gli stessi, le acconciature ricreate come quelle dell'epoca, le scenografie riprese con competenza, l'atmosfera è abbastanza evocativa ma...Non è il gruppo originale. E' un po' la stessa sensazione che si prova guardando Dexter - Original Sin.

Non uno spin-off ma un prequel, che in quanto tale non ha nessun attore in comune con la serie "madre" pur avendo in comune (quasi) tutti i personaggi. Personaggi che saranno interpretati da attori abbastanza simili, così come simile sarà la sigla di apertura (ricreata quasi pedissequamente), simili saranno i look (avete presente Batista col classico pizzetto e il cappello? Ce l'abbiamo), anche se il tutto è ambientato nei primissimi anni '90, quando Dexter muoveva i suoi primi passi, sia come analista forense che come serial killer.

mercoledì 12 febbraio 2025

Juventus 2-1 PSV – PlayOff UCL 24/25 – Poi Si Vince



Di due cose si può esser certi oggigiorno: una resta la morte, l'altra è il gol subito dalla Juve di Motta dopo l’1-0. Preferibilmente se ad opera di un ex o di un vecchio nemico. Ormai una costante, ancor più dei pareggi. Como e PSV ci fornisco un concreto termine di paragone tra l'inizio e questa parte della stagione. Quattro gare che evidenziano (se ce ne fosse ancora bisogno) quanto questa Juve, in questi mesi, non solo non sia migliorata (in risultati e idea di gioco) ma sia addirittura peggiorata pur vincendo. Quelle che in estate erano state due sparring-partners, che ci han divertito e perfino illuso, stavolta qualche cazzotto ce l’hanno assestato, prima di andare knock-out.

sabato 8 febbraio 2025

Como 1-2 Juventus – 24ª Serie A 24/25 – Ci è andata di Kolo


Rigore: sostantivo maschile, dal latino rigor, rigoris, letteralmente rigidità (in senso materiale), ma anche freddo intenso, paralizzante e per estensione severità morale. Nel gioco del calcio usato per definire la massima punizione, quella che, per inciso, spesso non lascia scampo.

Basta aprire un vocabolario d'italiano per riassumere questa partita. L'illusione di quell'estivo 3-0 della prima giornata si scontra contro la rigidità e il rigore del nostro inverno calcistico. Una rigidità tecnico tattica che impone rigore nei commenti. Dopo sette mesi di Motta, infatti, in campo continua a scendere la solita Juve di Allegri, ottenendo addirittura meno risultati della Juve di Allegri. Tutto questo mottismo e calcio champagne non si sono ancora visti. Se mai sono esistiti, anche solo concettualmente, all'atto pratico stiamo assistendo solo ad aborti e a parti deformi. Per partite intere si è incapaci di imbastire trame offensive (e non passaggetti sterili) che non si esauriscano dopo due o tre passaggi, mentre agli avversarsi ne bastano un paio per raggiungere la nostra area di rigore. Questo è lo stato delle cose e non serve un'eccessiva rigidità morale per ammetterlo.

venerdì 7 febbraio 2025

Silo - seconda stagione (2024-25)


La prima stagione di Silo si chiudeva con un cliffhanger prevedibile ma di grande impatto. Dopo 10 puntate nelle quali avevamo respirato le atmosfere fumose e claustrofobiche del rifugio sotterraneo ci si spalancava davanti il mondo esterno. Un po' come la scena di Fallout 3 nella quale il nostro personaggio usciva per la prima volta dal Vault e veniva investito da questo bagliore accecante, un bagliore che ci spalancava dinnanzi l'ignoto, un ignoto sterminato e pericoloso. 
E' sostanzialmente quello che accadeva anche a Juliet, la protagonista di questo telefilm interpretata da Rebecca Ferguson, alla fine del primo ciclo di puntate. Un mondo inospitale e dall'aria irrespirabile ma che nascondeva molto più di un semplice deserto pieno di ossa, a cominciare dall'esistenza di innumerevoli altri Sili. 

domenica 2 febbraio 2025

Juventus 4-1 Empoli – 23ª Serie A 24/25 – attenti agli abbagli


Prendiamoci un po' di tempo per festeggiare il ritorno alla vittoria in campionato. Facciamolo bene. Facciamolo velocemente. Sfoghiamoci. Senza uscire ad ubriacarci e fare caroselli, ma sfoghiamoci. Tiriamo fuori tutto quello che abbiamo represso e accumulato. L'avete fatto? Se la risposta è sì, potete proseguire con la lettura.

Una volta smaltita la sbornia e l'euforia, per una vittoria interna contro l'Empoli, inizieremo a parlare seriamente anche di questa partita. Appena presa coscienza razionale e solidità intellettuale, ci renderemo conto del fatto che sopravvalutare il peso di questa vittoria, non solo è fuori luogo ma è anche rischioso. Quelli tra voi che sono d'accordo possono proseguire con la lettura.

giovedì 30 gennaio 2025

Juventus 0-2 Benfica – UCL 8ª 24/25 – un branco di portoghesi

Trovare parole nuove per questa squadra diventa sempre più arduo ed inutile. Ripetersi non è un rischio ma un obbligo. Pian piano scivola via ogni voglia di incazzarsi. Di reagire negativamente e con forza a questa situazione che peggiora di partita in partita. Siamo impotenti come i giocatori in campo che ormai navigano a vista. Nessuno alza la voce, nessuno sbatte i pugni. Nelle interviste solo ovvietà e rassegnazione sui volti. Lo specchio di un tecnico che si incazza solo con l'arbitro quando crede di subire un torto ma che per il resto resta fedele al progetto disegnato per lui dai figli di padre tempo. Buddisti con gli occhi chiusi che porgono l'altra guancia quando prendono schiaffi.

mercoledì 29 gennaio 2025

Indiana jones e l'antico cerchio. Come i film, meglio dei film (alcuni almeno)


Inutile girarci intorno. Gran parte della fortuna di saghe videoludiche come Tomb Raider o Uncharted è dovuta alle loro "atmosfere "alla Indiana Jones. Il gusto per l'avventura, i misteri, l'esotismo mescolato con quel tocco di sovrannaturale, gli antichi templi pieni di segreti, i trabocchetti, le antiche maledizioni...Tutte caratteristiche inconfondibili che, se trasposte sulle nostre console o i nostri PC, ci permettevano di vivere quelle avventure in prima persona anche se impersonavamo protagonisti diversi da Indy, pur con dei tratti in comune.
Non che non fossero già usciti videogiochi dedicati al famoso archeologo (belli e pure di discreto successo) ma si trattava, già all'epoca di uscita di Tomb Raider, di veri e propri "reperti archeologici" al confronto, giochi che se propinati ad un videogiocatore a digiuno di storia videoludica, ci saremmo vergognati a definire come vera essenza delle avventure di Indiana Jones (anche perchè alcuni di questi appartenevano pure a generi bellissimi ma non esattamente l'essenza dell' immedesimazione). Altri poi ne uscirono, sulla scia del successo delle due saghe sopracitate ma non erano proprio il massimo.

domenica 26 gennaio 2025

Napoli 2-1 Juventus – Serie A 22ª 24/25 – Bullizzati da Conte


Motta contro Conte non ha solo perso, è stato bullizzato, il che è peggio. Perde su tutti i fronti. Su quello calcistico e su quello morale. Deriso e insultato dal pubblico di Napoli come la figlia di Fantozzi al Natale aziendale, mentre lui la prende per mano, saluta e mestamente se ne va. Preso a schiaffi sia in campo, dove, dopo un discreto primo tempo chiuso in vantaggio, sparisce completamente nel secondo con dei numeri che nemmeno Napoli-Juve Next Gen avrebbero registrato. Zero tiri nello specchio, zero verso la porta. Tradotto in una lingua più comprensibile alle neo masse: expected gol = 0. Poi, nelle interviste, che come al solito gli scrive ChatGPT quando rientra negli spogliatoi, ci ricorda che il Napoli è primo, che la Juve non vince a Napoli dal 2019, che loro giocano una volta a settimana e noi ogni tre giorni, non ci sono più le mezze stagioni e con ventimila lire una volta ci andavi a cena. Il discorso più scontato della storia dopo la sconfitta più scontata della stagione. Mi chiedo allora cosa si sia presento a Napoli. Dopo una resa incondizionata e vergognosa "non è preoccupato, ma dispiaciuto" (cito testualmente). Una Juve che inizia anche a perdere, dopo una valanga di non vittorie (questo sono i pareggi) è infatti un progetto che inizia a prendere piede, per gli Adani & co. Magari anche Motta ha un futuro sul web insieme e lui e Cassano.

sabato 25 gennaio 2025

Avvocato di difesa - terza stagione (2024)


Crime drama, legal drama, thriller...sono i generi che probabilmente stanno regalando a Netflix maggior fortuna. La gente è sempre assetata di "sangue" e la piattaforma lo sa bene e batte il ferro finché è caldo. Tuttavia ci sono alcune serie TV che, pur rientrando nel genere e possedendone le caratteristiche, si differenziano per l'approccio. Tra queste va citata sicuramente "Avvocato di Difesa", serie tratta dai romanzi di Michael Connelly (dai quali fu già tratto anni fa un film) arrivata alla sua terza stagione. A differenza dei molti esponenti del suo genere la serie si contraddistingue per un approccio più "leggero", meno oscuro, sià per atmosfere che nella rappresentazione del protagonista. 

mercoledì 22 gennaio 2025

Club Brugge 0-0 Juventus – 7ª UCL 24/25 – calcio spumante, panettone e biscotto



La primavera è ancora lontana, la rondine è già fuggita. Come previsto, e a conti fatti, la vittoria col Milan è stato l'ennesimo fuoco di paglia di questa stagione. I numeri sono sempre più impietosi delle chiacchiere dei fan boys di Motta a tutti i costi. Sedicesimo pareggio stagionale (16) e siamo ancora a gennaio. Era dal 2012 che una partita di Champions non finiva con un solo tiro dello specchio e se contate che quel tiro è stato il nostro, da fuori area con Locatelli, capirete che quelli con la maglia del Pisa (battuti 3-1 dal Milan di Fonseca) sono stati tutt'altro che irresistibili, mentre noi i soliti inconcludenti. Insomma, più che calcio Champagne, il solito panettone e spumante. In più con biscotto, dato che alla fine il pareggio andava bene anche a loro.

domenica 19 gennaio 2025

Juventus 2-0 Milan – 21ª Serie A 24/25 – ritornava una rondine al tetto...

Nello scontro diretto per il quinto posto la Juventus riprende e finalizza quello che aveva solamente accennato in Supercoppa Italiana, quando era già stata superiore a questo Milan, ma non aveva retto più di settanta minuti, prima di crollare e dopo aver sprecato l'impossibile. Per il Milan invece non sempre è Natale, finite le feste dolori di tasca e dolori di testa. Non si può pretendere di rimontare ogni volta da situazioni di svantaggio. 

mercoledì 15 gennaio 2025

Atalanta 1-1 Juventus – 19ª Serie A 24/25 – In medio stat mediocris


Eppur si muove, predicano alcuni scienziati guardando la classifica. Poi come Cristoforo Colombo pensano di essere arrivati in India facendo il giro opposto, ma al contrario del navigatore genovese hanno sovrastimato la grandezza della terra bianconera. Questi 13 pareggi altro non sono che 8 sconfitte (condite da 1 pareggio e solo 4 vittorie). Perciò, prima di avventurarvi in circumnavigazioni dialettiche e sofistiche, dovreste aprire la calcolatrice che è sul vostro telefono e fare due conti. Questa Juventus è matematicamente mediocre, lo dice la matematica e questo (finora) è inconfutabile.

martedì 14 gennaio 2025

Squid Game - seconda stagione (2024)


Chi scrive non ha mai creduto che Squid Game fosse quella serie rivoluzionaria o epocale spacciata da molti dopo il grande successo della prima stagione. E non possedeva neppure tutta questa originalità, non solo in assoluto, ma anche all'interno del produzioni orientali (senza scomodare i vecchi Mai Dire Banzai o Takeshi's Castle che dir si voglia, la saga di Hunger Games, lo stesso Saw, basti pensare al recente Alice in Borderlands: serie giapponese uscita appena un anno prima e per certi versi ben più complessa). Tutte produzioni precedenti e per certi versi più originali.
Allora cosa ha decretato il successo del telefilm coreano, tanto da renderlo icona stessa di Netflix?


"A grande richiesta..."


Innanzitutto una struttura estremamente semplice e alla portata di tutti: i giochi di sopravvivenza sono basilari, addirittura infantili (prendete ad esempio il famoso Un Due Tre...Stella, qui riproposto), facilmente comprensibili da un pubblico orientale quanto occidentale. La trama non è particolarmente complessa e si presta facilmente alla reiterazione di certe dinamiche assimilabili a quelle dei reality (il montepremi finale, le eliminazioni, le alleanze, le rivalità ecc.) che fanno sempre presa su una parte di pubblico (anche se qui gli esiti sono molto più intuibili essendoci un protagonista e dei personaggi più importanti di altri ai fini della trama).In questo caso però abbiamo la componente splatter o comunque sanguinolenta (chi perde in un gioco perde tutto: muore) che (seppur si tratti di finzione) regala maggiore tensione e ansia nello spettatore. Una tensione che regge bene, soprattutto per quanto riguarda i personaggi minori ma che alla lunga in finisce per scemare un po'. E' come confrontare la prima stagione del Grande Fratello a quelle successive. Conosci già la struttura dei giochi, buona parte delle regole, i trucchetti che si inventeranno gli autori, gli errori che inevitabilmente i protagonisti finiranno per commettere. Svanisce insomma l'effetto novità.


Anche in oriente hanno il loro Thanos. E con se ha pure le gemme che gli fanno vedere l'infinito 


Entra qui allora in ballo la componente psicologica. Perchè se è vero che i personaggi della prima stagione e di questa seconda sono piuttosto stereotipati (più che altro per essere più facilmente identificabili, essendo tanti) offrono comunque lo spunto per immedesimarci in alcuni di loro, di empatizzare e quindi di entrare a fare parte in un certo senso della loro cerchia, del loro gruppo. Di tifare per loro.
Anche se il protagonista offre, più che in passato, una sorta di bussola morale e un faro con il quale separare nettamente gli ideali più nobili da quelli più cinici ed individualisti, egli stesso non esiterà, se messo alle strette, ad anteporre la sua "missione" (sgominare l'organizzazione dietro il gioco) al benessere collettivo. Ci vengono insomma continuamente poste le classiche domande "tu cosa faresti se fossi nei loro panni"? "In quale categoria ti immagineresti se partecipassi anche tu?". "Cosa sacrificheresti?". C'è insomma anche una forte componente di indagine sociale.
In fondo la serie stessa nasceva (prima di trasformarsi nel fenomeno globale che conosciamo) come un'analisi spietata sulla società nella quale viviamo e un'invettiva al classismo e al capitalismo che rende i ricchi e potenti in grado di decidere il destino di tutti gli altri, quasi come fosse un gioco. Perchè non renderlo effettivamente un gioco allora?


" Ti sei portato almeno la maglia di lana?"


In questa stagione si cerca insomma di esaltare la componente più psicologica delle vicende, altrimenti legate a meccanismi troppo ripetitivi e reiterati (i giochi in se, come detto, non sono esattamente il massimo della complessità). In questo senso va evidenziato lo spazio infinitamente maggiore dato alle votazioni, che stabiliranno se i partecipanti sceglieranno di continuare o meno a giocare. Se prima infatti ritirarsi significava salvare la pellaccia senza però ottenere nient'altro, in questa seconda stagione se la maggioranza decide di ritirarsi allora tutti (oltre che restare vivi) otterranno proporzionalmente una parte del montepremi rimasto. In apparenza insomma la regola sembrerà meno stringente e più tesa alla collaborazione tra i giocanti, ma in pratica vedremo che alla prova dei fatti non sarà esattamente così. La natura umana è infatti molto complessa e non sempre la decisione più logica è necessariamente la scelta più ovvia. Il contesto, l'appartenenza ad un determinato gruppo, l'isolamento, l'autoconvincimento, la fede cieca in ideali che riteniamo (molte volte a torto) giusti costituiscono fattori che rimescolano totalmente le carte in tavola.

Il focus si sposta qui allora, più che sul gioco in se, sul senso stesso del giocare. Perchè giochiamo d'azzardo o scommettiamo? Le possibilità sono minime ed il gioco è strutturato per farci perdere nella quasi totalità dei casi. E allora perchè, con indole quasi masochistica, incuranti delle conseguenze, molti non riescono a smettere, anche quando hanno raggiunto l'obiettivo prefissato?
Cosa ci spinge a sacrificare il benessere collettivo e a mettere a rischio noi stessi pur di inseguire un obiettivo individualistico quasi irrealizzabile?


"Vuoi trovare l'isola? Qui non ci sono isole. Hai visto troppe puntate di Lost"


Meno riuscita e più prevedibile risulta invece la componente "poliziesca", inizialmente molto presente, ma che col passare delle puntate si fa evanescente e quasi del tutto inutile, nonostante il tentativo di inserire un colpo di scena che alla prova dei fatti risulta però molto telefonato. Lo stesso si può dire della sottotrama che ha per protagonista la ragazza nordcoreana che entra a far parte del gioco dall'altra parte della barricata. Un punto di vista interessante ma non sfruttato al meglio.

La seconda stagione di Squid Game è insomma per certi versi una sorta di "more of the same" dal quale cerca di smarcarsi in modi più o meno riusciti. Il finale di stagione è poi tanto avvincente quanto prevedibilmente "troncato" da un cliffhanger che la rende tipicamente una "stagione di mezzo": meno originale della prima e preparatoria per la terza. Nonostante questo riesce comunque ad intrattenere a a sopperire abbastanza bene alle sue mancanze.

PRO

- Una maggiore componente psicologica e di critica sociale, data anche da alcuni cambiamenti nelle regole
- Seppur semplici e poco originali, le prove risultano comunque appassionanti
- Il gioco nel gioco tra il protagonista e la "talpa"

CONTRO

- Sottotrama poliziesca evanescente, così come quella legata al "numero 11" che dopo inizi promettenti vengono lasciati un po' per strada.
- Ripetitività di dinamiche e situazioni
- Alcuni personaggi hanno poco spessore o sono semplici stereotipi.

Voto 7,5

domenica 12 gennaio 2025

Torino 1-1 Juventus – 20ª Serie A 24/25 – Bonus psicologo


“Qualche pari di troppo, ma perse solo due”. Sono le parole di un uomo per nulla ossessionato dalla vittoria, ma forse un po' dalla sconfitta. Di sicuro con un amore sfrenato e viscerale per il pareggio. Caro Mister, se lo lasci dire da uno bravo, non io intendo, ma un buon analista potrebbe darle una mano a capire meglio la situazione. E per analista non intendo per forza uno psicologo, anche se alla sua Juve servirebbe davvero tanto, quanto un buon matematico. Guardi... ad essere onesti, non le serve neppure uno bravo, basta fare due semplici conti, anche senza calcolatrice. Un'addizione e una moltiplicazione. 12 pareggi equivalgono a 12 punti, giusto? Proprio come chi ne ha vinte 4 e ne ha perse 8. Altro che "perse solo due". Caro Motta, Lei in realtà ne ha perse 8, che con le altre due fanno 10, e non se ne rende conto. Come vede bastano le dita delle sue mani per contarle. Non deve farsene prestare altre, finora.

sabato 4 gennaio 2025

Juventus 1-2 Milan – SuperCoppaItalia 2025 – A lui il panettone a noi il carbone


Nella sfida tra le nobili decadute del campionato vince chi cambia... e lo fa bene. Non solo perché loro hanno avuto la botta di orgoglio di rilanciare con un nuovo allenatore (cosa che il 70/80% delle volte si rivela un inutile azzardo) ma l'hanno fatto nel periodo in cui poteva più incidere sul morale, di uno spogliatoio ormai spaccato che aveva sfiduciato Fonseca, e sui risultati, di una sfida secca e senza appello. Il mago Motta invece, in un atto di cannibalismo mangia il panettone e lascia a noi il carbone, in tempo per la befana. Lui non cambia ma, ancora una volta, cicca clamorosamente i cambi, regalando al Milan una partita condotta per 70 minuti. Non penso ci sia partita più emblematica di questa. Eppure non c'è peggior cieco di chi non vuol vedere.